Giorgio Giuffra, sindaco di Riva Ligure, entra in Fratelli d’Italia dopo anni di civismo

Il sindaco di Riva Ligure, Giorgio Giuffra, lascia il movimento civico per unirsi a Fratelli d’Italia, segnando un cambiamento significativo nel panorama politico locale in vista delle elezioni del 2027.
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Giorgio Giuffra, sindaco di Riva Ligure al terzo mandato, ha ufficialmente lasciato il movimento civico per unirsi a Fratelli d’Italia. L’annuncio è stato dato ieri durante un evento che ha visto la partecipazione del senatore Gianni Berrino e dell’assessore regionale Luca Lombardi. Questo passaggio arriva in un contesto politico in evoluzione nella provincia, dove il partito della premier Giorgia Meloni sta avviando una “campagna dei sindaci” in vista delle elezioni politiche del 2027.

Un cambiamento nel panorama politico locale

Giuffra ha spiegato le motivazioni dietro la sua scelta di abbandonare il civismo per aderire a un partito politico tradizionale. Secondo lui, la forte spinta civica rappresentata dal movimento arancione guidato da Giovanni Toti si è affievolita nel tempo. Questo svuotamento ha portato molti amministratori locali a riposizionarsi verso i partiti politici consolidati. “Sono uno degli ultimi ad averlo fatto”, ha dichiarato Giuffra, suggerendo che potrebbe essere l’inizio di una nuova era per la politica locale.

L’adesione a Fratelli d’Italia non è solo una questione strategica; riflette anche un desiderio personale di rimettersi in gioco all’interno di una struttura politica con cui si sente affine. La leadership della Meloni lo ha colpito particolarmente quando affrontò temi come la legalità durante il suo discorso alle Camere. Per Giuffra, promuovere iniziative legate alla legalità è fondamentale e rappresenta un aspetto cruciale della vita pubblica.

La scelta per Fratelli d’Italia

La decisione di entrare in Fratelli d’Italia deriva dalla volontà del sindaco di avere un collegamento diretto tra le esigenze locali e quelle nazionali attraverso l’intermediazione regionale. In questo senso, Giuffra riconosce che FdI offre questa connessione diretta tra enti locali e Roma. Ha sempre sostenuto il sindaco Bucci prima delle ultime elezioni comunali ed ora sottolinea che non intende approfittare della sua adesione al partito per cercare vantaggi personali o opportunistici.

Giuffra si pone come figura disponibile all’interno del nuovo contesto politico senza alcuna pretesa particolare: “Sono qui senza pretendere nulla”, afferma mentre continua a svolgere le sue funzioni da primo cittadino.

Il posizionamento nel centrodestra

Riguardo alla sua identità politica, Giuffra si definisce chiaramente come moderato all’interno del centrodestra e sottolinea che questa posizione non cambierà con l’ingresso nel nuovo partito. Fa riferimento anche alla figura storica di Guido Crosetto – uno dei fondatori di FdI – evidenziando che esiste spazio per i moderati anche all’interno delle forze politiche più conservatrici.

In merito ai valori antifascisti fondamentali nella sua carriera politica, dichiara: “Io ero, sono e resto antifascista”. Questa affermazione ribadisce il suo impegno nei confronti dei principi democratici su cui poggia la Costituzione italiana.

Le dinamiche interne al centrodestra

Con l’ingresso recente nell’orbita di FdI da parte dello stesso Giuffra emerge anche una certa competizione tra i vari partiti del centrodestra sul territorio ligure. Ogni formazione cerca infatti nuovi consensi attraverso strategie mirate ai candidati già attivi nelle comunità locali.

Tuttavia, nonostante queste dinamiche competitive fra i vari schieramenti politici presenti nella coalizione governativa attuale – tutti orientati verso obiettivi comuni – Giuffra precisa che manterrà rapporti amichevoli con gli ex colleghi provenienti da altre formazioni politiche: “Non cancellerò i numeri dalle rubriche”, assicura riguardo ai suoi legami personali e professionali preesistenti.

Infine rimarca come sia importante mantenere aperti canali comunicativi fra gli alleati politici mentre ci si prepara alle sfide future delle prossime elezioni politiche previste tra due anni: “La mia scelta l’ho fatta adesso”, conclude fermamente senza lasciare spazio a ripensamenti futuri sulla sua adesione al nuovo partito.