Inizia oggi la missione della premier Giorgia Meloni a Washington, dove si svolgerà un incontro cruciale con l’ex presidente Donald Trump. Al centro del colloquio ci saranno questioni economiche, in particolare i dazi imposti dagli Stati Uniti. La Casa Bianca ha reso noto il programma della giornata, che prevede un pranzo privato tra i due leader e una successiva riunione nello Studio Ovale.
Dettagli dell’incontro tra Meloni e Trump
La visita di Giorgia Meloni negli Stati Uniti rappresenta un momento significativo per le relazioni bilaterali tra Italia e America. Il programma prevede che alle 12.05 ora locale si svolga un pranzo nella cabinet room della Casa Bianca, chiuso alla stampa. Questo incontro informale potrebbe fornire ai due leader l’opportunità di discutere temi sensibili senza la pressione dei media.
Successivamente, è previsto un incontro bilaterale nello Studio Ovale che coinvolgerà anche alcuni reporter selezionati dalla Casa Bianca e giornalisti italiani accreditati. Tuttavia, non è prevista una conferenza stampa congiunta al termine dell’incontro, il che lascia aperte diverse domande sulle tematiche trattate durante il colloquio.
L’agenda include sicuramente la questione dei dazi commerciali imposti dall’amministrazione Trump nel corso degli anni passati e le loro ripercussioni sull’economia globale. La posizione di Meloni su questo tema sarà osservata attentamente sia dagli analisti politici sia dai mercati internazionali.
Le preoccupazioni globali sui dazi
Il contesto economico attuale presenta sfide significative legate ai dazi commerciali statunitensi sotto la gestione di Donald Trump. Recentemente Fitch ha rivisto al ribasso le stime sul prodotto interno lordo mondiale per quest’anno, prevedendo una crescita inferiore al 2%, ovvero uno 0,4% in meno rispetto alle proiezioni precedenti.
Anche l’Organizzazione Mondiale del Commercio ha abbassato le proprie stime riguardo agli scambi globali previsti per il 2025; si parla di una possibile diminuzione compresa fra lo 0,2% e l’1,5%. Questi dati evidenziano come i dazi possano influenzare negativamente non solo gli scambi commerciali ma anche la crescita economica globale.
Trump sembra intenzionato a utilizzare queste tariffe come strumento per ottenere impegni dai suoi partner commerciali volti ad isolare ulteriormente la Cina sul piano internazionale in cambio di eventuali riduzioni delle tasse doganali applicate ai prodotti cinesi importati negli Stati Uniti.
Le tensioni tra Stati Uniti e Cina
Le relazioni tra Stati Uniti e Cina continuano a deteriorarsi; recentemente la Cina ha adottato misure ritorsive contro gli USA fermando spedizioni di merci provenienti da Hong Kong dopo aver già limitato risorse minerarie cruciali per l’industria americana come quella relativa alla Boeing.
Nonostante queste tensioni crescenti nel panorama commerciale internazionale, Trump mantiene una posizione ferma sulla sua strategia tariffaria: “Con i dazi incassi record e inflazione in calo”, afferma attraverso il suo profilo su Truth Social. Questa dichiarazione sottolinea come egli continui a considerare i dazi uno strumento efficace per gestire l’economia interna degli Stati Uniti mentre affronta critiche sia nazionali che internazionali riguardo all’impatto delle sue politiche commerciali sull’economia globale.
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