Giorgia Meloni e il funerale di papa Francesco: un evento sobrio tra diplomazia e discrezione

Giorgia Meloni, assente dalle foto ufficiali al funerale di papa Francesco, ha scelto un approccio sobrio per rispettare il lutto, mantenendo al contempo attività diplomatica tra leader mondiali.
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Il funerale di papa Francesco ha attirato l’attenzione di leader mondiali, ma la premier italiana Giorgia Meloni ha scelto un approccio sobrio. In questo contesto, Nicola Procaccini, co-presidente dell’ECR e europarlamentare di Fratelli d’Italia, ha commentato le dinamiche politiche che si sono sviluppate durante l’evento. L’intervista rilasciata a Huffpost offre spunti interessanti sulla posizione della Meloni rispetto ai suoi omologhi internazionali.

La scelta di non partecipare alle foto ufficiali

Giorgia Meloni non è apparsa nelle immagini iconiche scattate al funerale in cui figuravano Donald Trump, Emmanuel Macron e Keir Starmer accanto a Volodymyr Zelensky. Questa assenza ha sollevato interrogativi sul suo rapporto con il presidente americano. Tuttavia, secondo Procaccini, la decisione della premier è stata motivata dalla volontà di mantenere il giusto registro in un evento così solenne. Non era opportuno trasformare una cerimonia funebre in un palcoscenico politico.

Meloni ha dimostrato una certa sensibilità nel gestire la situazione. Ha preferito evitare qualsiasi forma di sovraesposizione per non apparire come se stesse cercando visibilità personale in un momento dedicato al lutto collettivo. La sua priorità era quella di rispettare la natura del funerale senza mescolare questioni politiche o economiche con il dolore per la perdita del Papa.

Un legame personale con papa Francesco

Procaccini sottolinea che il legame tra Giorgia Meloni e papa Francesco andava oltre le mere interazioni politiche; c’era una connessione umana profonda che influenzava anche le sue azioni durante l’evento. Per Meloni, quel giorno rappresentava anche una perdita personale significativa: aveva considerato Francesco come un amico più che come una figura politica.

Inoltre, si evidenzia come fosse consapevole delle complessità logistiche dell’evento funebre; quindi doveva bilanciare i suoi sentimenti personali con le responsabilità diplomatiche da affrontare quel giorno particolare.

Diplomazia dietro le quinte

Nonostante l’apparente discrezione mostrata da Meloni durante il funerale, ci sono stati segnali della sua attività diplomatica nei giorni successivi all’evento. Secondo Procaccini, uno degli obiettivi principali della premier era quello di facilitare incontri tra leader mondiali presenti alla cerimonia.

In particolare si fa riferimento all’incontro tra Trump e Zelensky: dopo tensioni precedenti a Washington tra i due leader americani ucraini, Meloni avrebbe svolto un ruolo chiave nel favorire questo chiarimento necessario per entrambe le parti coinvolte nella crisi ucraina.

Dopo la cerimonia funebre c’è stato anche un colloquio diretto tra Giorgia Meloni e Ursula Von der Leyen riguardo alla necessità di mantenere rapporti solidi con gli Stati Uniti sotto diversi aspetti politici ed economici.

Il futuro dei rapporti internazionali dell’Italia

La questione del vertice programmato a Roma fra Unione Europea e Stati Uniti rimane aperta; Procaccini ritiene che non ci siano motivazioni valide per pensare che sia saltato o compromesso dalla situazione attuale post-funerale. Anzi sostiene che sia fondamentale continuare ad agire come ponte fra diverse posizioni politiche europee ed americane.

L’attivismo europeo intorno alla figura di Trump potrebbe sembrare marginalizzare l’Italia nei tavoli decisionali internazionali riguardanti questioni cruciali come quella russo-ucraina; tuttavia secondo Procaccini questa percezione deve essere contestualizzata considerando gli equilibri interni dei vari paesi europei rispetto alle loro opinioni pubbliche nazionali.

Infine viene ribadito che l’Italia continuerà a perseguire i propri interessi nazionali senza compromettere i propri impegni già presidiati sul piano internazionale riguardo alla difesa militare ed economica.

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