Le recenti gelate notturne stanno creando un clima di preoccupazione per i produttori di frutta nelle Marche. In questo scenario di incertezze, i coltivatori devono affrontare un dilemma: investire in costosi sistemi di protezione delle colture oppure prepararsi ad affrontare la possibilità di perdite pesanti sul raccolto. Paolo Acciarri, titolare della rinomata Società agricola Acciarri di Ortezzano, con esperienza nel settore frutticolo, fornisce un’analisi dettagliata della situazione attraversata dalla sua azienda e le strategie adottate per mitigare i rischi legati alle gelate.
Il fenomeno delle gelate primaverili
Il fenomeno delle gelate notturne in primavera ha assunto proporzioni preoccupanti negli ultimi anni, mettendo in crisi molte aziende agricole. Questo evento climatico non solo rappresenta una minaccia per i raccolti, ma è diventato un problema persistente per gli agricoltori. Le gelate tardive, soprattutto quelle che avvengono in un periodo cruciale come la fioritura e l’allegagione, possono danneggiare irreparabilmente i frutti.
Negli ultimi cinque anni, i produttori di frutta, come Acciarri, si sono trovati a fronteggiare gelate che si protraggono fino alla metà di aprile. Questo periodo solitamente coincide con fasi delicate della crescita delle piante da frutto e compromette il lavoro di un intero anno. Le coltivazioni più vulnerabili, come quelle di albicocche e nettarine, richiedono particolare attenzione e misure protettive per garantirne la salubrità.
Il sistema di difesa attiva dalle gelate
Per affrontare queste difficoltà, Acciarri ha deciso di adottare un sistema di difesa attiva dalle gelate, che è stato attivato per la prima volta nella notte fra martedì e mercoledì recenti. Il sistema prevede l’installazione di fornelli alimentati a pellet distribuiti lungo i filari degli alberi da frutto. Questi fornelli non solo generano calore, ma anche fumi che aiutano a mantenere le temperature sopra i limiti dannosi per i frutti in fase di allegagione.
L’impianto iniziale, attivato su tre ettari di terreno, ha comportato un investimento di circa 10.000 euro, a cui si aggiungono i costi operativi sostenuti per la gestione e l’utilizzo dell’impianto durante le ore notturne. I costi si sono aggirati attorno ai 3.000 euro per la notte di attivazione, sollevando interrogativi sull’aspetto finanziario di tale protezione.
Sfide economiche e prospettive future
Il principale rischio che i produttori come Acciarri devono affrontare è legato all’aumento dei costi di queste misure protettive. Con il prolungarsi delle gelate primaverili, le spese si accumulano e diventa sempre più difficile mantenere la situazione economica in equilibrio. Anche se le coperture assicurative potrebbero rappresentare un sostegno, i risarcimenti attuali non garantiscono una protezione adeguata: passando dal 50% di indennizzo solito a solo il 30% negli ultimi anni.
Acciarri non è nuovo a investimenti sostenibili, ma le sue previsioni future non appaiono incoraggianti. L’imprenditore mette in evidenza l’importanza di un approccio politico e legislativo che supporti il settore agricolo. Sottolinea l’urgenza di ridurre la burocrazia e di stabilire leggi che possano realmente aiutare il mercato. “L’agricoltura, diversamente da altre industrie, ha bisogno di tempo per ammortizzare gli investimenti e questa disarmonia nei tempi di ristoro dei contributi comunitari pone un freno ai progressi nel settore.”
Soluzioni richieste per un futuro sostenibile
Per superare le difficoltà legate al cambiamento climatico e alla gestione delle coltivazioni, Acciarri propone l’adozione di leggi che possano favorire una reale tutela del settore agricolo. La mancanza di strategie efficaci per affrontare queste situazioni mette a repentaglio non solo le singole aziende, ma anche lo sviluppo dell’agricoltura nazionale. Le aziende devono prepararsi a competere in un mercato in cui la velocità di innovazione e adattamento è fondamentale, mentre si trovano a fare i conti con una realtà burocratica che ostacola il progresso.
Il coinvolgimento delle autorità competenti e la promozione di politiche più favorevoli sono passi necessari affinché il settore agricolo possa prosperare nonostante le sfide climatiche.