La nuova attesissima serie ‘Gangs of Milano‘ si propone come un profondo affresco della Milano moderna, affrontando temi sociali e culturali rilevanti. Questa produzione originale, prevista in streaming su Sky e NOW a partire dal 21 marzo, è la naturale evoluzione della serie ‘Blocco 181‘. Adatta a un pubblico variegato, si distingue per un cast di giovani talenti e una trama che riflette la complessità delle comunità multietniche della capitale lombarda.
I personaggi principali della serie
Nel cuore della storia, i protagonisti di ‘Blocco 181‘, Bea , Ludo e Mahdi , tornano per affrontare nuove sfide. Le loro vite, segnate da scelte difficili e percorsi individuali, sono ora intrecciate da un legame che, seppur messo a dura prova, persiste. La serie si sviluppa all’interno del Blocco, un contesto impregnato di tensioni e conflitti per il potere che dominano il panorama sociale. A rompere gli equilibri esistenti, giunge un nuovo gruppo, la Kasba, caratterizzato da una giovane e caotica creatività musicale. I membri della Kasba, interpretati dai rapper emergenti Fahd Triki e Noè Nouh Batita, rappresentano una generazione che desidera libertà e amicizia, sfidando la dura realtà in cui sono cresciuti.
Questi giovani artisti sottolineano l’importanza della musica come mezzo per esprimere la propria identità. La loro musica, una fusione di generi come trap e techno, funge da potente strumento narrativo per raccontare esperienze di vita connotate dalla difficoltà. Noè ricorda la sua infanzia in un ambiente urbano ostile, dove fenomeni come l’uso di sostanze stupefacenti erano all’ordine del giorno. Salmo, oltre a rivestire il ruolo di attore, offre il suo contributo come supervisore musicale, evidenziando come la musica rap possa veicolare storie significative.
La direzione e la ricerca del talento
Ciro Visco, regista della serie, ha affrontato la sfida di trovare attori con esperienze di vita autentiche per conferire realismo ai personaggi. La decisione di abbandonare le tradizionali agenzie di casting è stata motivata dalla volontà di dare spazio a talenti emergenti, che avessero vissuto vicende simili a quelle narrate nella serie. L’impiego di ‘street casting’ ha permesso di coinvolgere più di 150 candidati provenienti da diverse parti d’Italia, con l’obiettivo di catturare quella verità necessaria a rendere il racconto più profondo e coinvolgente.
La difficoltà nel trovare attori con origini nordafricane ha portato la produzione a strategie alternative per garantire autenticità e freschezza alle performance. I due giovani attori, sul set, hanno non solo seguito le sceneggiature ma si sono sentiti liberi di reinterpretare le loro battute in modo naturale, risultando così in una recitazione ricca di spontaneità.
Milano tra periferia e centro: un contrasto da esplorare
La serie ‘Gangs of Milano‘ non si limita a narrare storie personali, ma dipinge un vivace contrasto tra la periferia e la Milano borghese. Da un lato, una realtà che pulsa, invasa da problematiche sociali e criminalità. Dall’altro, la facciata scintillante della città, con i suoi grattacieli e rooftops chic, luoghi frequentati da chi cerca svago e divertimento. Salmo, il cui rapporto con la città è stato profondo e a lungo termine, descrive una Milano trasformata nel corso degli anni. L’artista, che ha vissuto diverse esperienze sia nella metropoli sia all’estero, individua nella serie un ritratto realistico della città oggi, consegnando una visione incisiva e contemporanea.
Salmo, protagonista di un episodio che lo vede affiancato da Elisa Wong e Alessandro Borghi, ricorda con un sorriso il suo amore per le scene d’azione, rinforzando la sua voglia di cimentarsi in progetti che raccontano storie avvincenti oltre a quelle musicali. La serie, dunque, sia un viaggio nella profondità delle relazioni umane sia una riflessione sulle realtà sociali di una Milano che continua a sorprendere e intrattenere.