Il Ministero del Lavoro ha ufficialmente firmato i decreti attuativi relativi ai bonus assunzione per giovani e donne, previsti dal decreto Coesione. Le nuove misure sono pronte a partire, ma con modalità di applicazione diverse a seconda della tipologia di contratto. Questa notizia segna un passo importante dopo le incertezze che hanno caratterizzato il percorso normativo.
La firma dei decreti attuativi
Dopo un lungo periodo di attesa, finalmente è arrivata la firma sui decreti attuativi dei bonus assunzione per giovani e donne. Questi provvedimenti erano stati introdotti nel DL Coesione e si riferiscono agli esoneri contributivi destinati ai datori di lavoro che assumono soggetti appartenenti a queste categorie. Il Ministero del Lavoro ha comunicato l’ufficialità della misura il 14 aprile 2025.
La questione era emersa in precedenza quando il decreto attuativo era stato ritirato poco dopo la sua pubblicazione a causa delle problematiche legate alla decorrenza dell’agevolazione, inizialmente prevista solo dalla data di autorizzazione da parte della Commissione Europea. Ora, con la nuova formulazione, si prevede una doppia decorrenza: dal 1° settembre 2024 per i contratti generali e dal 31 gennaio 2025 per quelli stipulati nelle Zone Economiche Speciali .
Questa soluzione mira ad evitare esclusioni ingiustificate delle assunzioni già effettuate o programmate dai datori di lavoro prima dell’autorizzazione europea.
I dettagli del bonus assunzione
Il bonus previsto per l’assunzione dei giovani consiste in uno sgravio totale della contribuzione previdenziale fino al limite massimo di 500 euro mensili per ogni giovane assunto a tempo indeterminato o trasformato da tempo determinato nel periodo compreso tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025. Per le regioni incluse nella ZES Unica – Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna – l’importo dell’esonero sale fino a un massimo mensile di 650 euro ma sarà applicabile solo alle assunzioni effettuate dal gennaio successivo all’autorizzazione UE.
È importante notare che questa agevolazione non si applica ai contratti domestici né agli apprendistati ed è cumulabile con altre forme di deduzione fiscale previste dalla legge.
Come funziona il bonus donne
Analogamente al bonus dedicato ai giovani, anche quello riservato alle donne prevede un esonero contributivo significativo. Le aziende private che assumono lavoratrici a tempo indeterminato possono beneficiare dello stesso tipo di sgravio previdenziale fino a un massimo mensile pari sempre a 650 euro nei casi specifici previsti dalla normativa.
Le lavoratrici considerate “svantaggiate” includono quelle disoccupate da almeno sei mesi o residenti nelle regioni ZES Unica; inoltre rientrano anche le donne senza impiego regolarmente retribuito negli ultimi due anni senza vincoli territoriali specifici. Anche in questo caso è richiesto che le nuove assunzioni comportino un incremento netto occupazionale.
L’esonero non sarà valido nemmeno qui per rapporti domestici o apprendistati ma potrà essere combinato con altre deduzioni fiscali previste dalla legge vigente.
Prossimi passi: pubblicazioni delle istruzioni operative
Con la firma dei decreti ora ci si aspetta una rapida pubblicazione delle istruzioni operative da parte dell’INPS affinché i datori possano procedere correttamente nell’applicare queste nuove misure agevolative. Gli operatori economici stanno seguendo attentamente gli sviluppi poiché queste agevolazioni rappresentano una significativa opportunità sia per incentivare l’occupazione giovanile sia quella femminile nelle aree più svantaggiate del Paese.