A Firenze, la primavera culturale si arricchisce di eventi significativi che utilizzano il teatro come strumento per raccontare storie di lotta e inclusione. Due spettacoli in programma nei prossimi mesi metteranno in luce la complessità della storia e l’urgenza dei temi contemporanei, invitando il pubblico a riflettere su questioni sociali rilevanti.
Viva Bresci : un atto di ribellione
Il primo appuntamento è fissato per sabato 6 maggio alle 21.30 presso il Circolo Teatro Il Progresso. Qui andrà in scena “Viva Bresci ”, una rappresentazione che esplora il gesto estremo dell’anarchico Gaetano Bresci, noto per aver assassinato nel 1900 il re Umberto I. Questo atto violento fu motivato dalla volontà di vendicare le stragi perpetrate contro un popolo oppresso e affamato.
Scritto e diretto da Federico Tassini, lo spettacolo vede sul palco Cristiano Burgio, Filippo Frittelli, Riccardo Storai e lo stesso Tassini. Le musiche originali sono curate da Alice Chiari e Duccio Tebaldi. L’opera non si limita a narrare un fatto storico; intende piuttosto offrire uno spaccato sulla vita di un uomo che ha scelto la via della ribellione contro l’ingiustizia del suo tempo.
La figura di Bresci continua a suscitare dibattiti accesi sulla legittimità della violenza come risposta all’oppressione. In un contesto attuale dove i diritti umani sono ancora spesso calpestati, questo racconto assume una valenza particolare: invita gli spettatori a riflettere sulle ingiustizie quotidiane che affliggono molte comunità nel mondo contemporaneo.
Il mercante di Venezia – senza rimedio: una rielaborazione attuale
Il secondo evento si svolgerà il 17 e 18 maggio al Teatro Storico di Osteria Nuova con “Il Mercante di Venezia – Senza rimedio”. Questa versione contemporanea dell’opera shakespeariana è adattata da Filippo Frittelli, anche regista dello spettacolo. Insieme a lui recitano Riccardo Storai, Giorgia Stornanti, Federico Tassini ed Ettore Petrioli.
L’adattamento mira ad utilizzare i temi classici del dramma originale come specchio delle tensioni odierne tra diverse culture religiose. La rappresentazione affronta non solo l’antica opposizione fra cristiani ed ebrei ma rilegge questi conflitti attraverso le sfide attuali del Medio Oriente.
In questa interpretazione moderna emerge anche la questione della parità di genere attraverso il personaggio emblematico di Porzia, simbolo della lotta femminile per l’affermazione sociale ed individuale. Frittelli sottolinea come sia fondamentale trattare argomenti contemporanei senza cadere nella banalizzazione o negli slogan facili: «Volevo raccontare la realtà contemporanea attraverso il rispetto dell’arte».
Per arricchire ulteriormente l’esperienza teatrale sono stati integrati contributi originali tra cui poesie scritte da Alessandro Azzario e musiche evocative dei Subsonica che creano così un’atmosfera coinvolgente.
Impegno civile nei due eventi
Entrambi gli spettacoli non solo mirano ad intrattenere ma anche a sensibilizzare su tematiche socialmente rilevanti. Parte degli incassi derivanti dalla vendita dei biglietti de “Il Mercante” sarà devoluta al Gruppo Elba impegnato in attività socialmente utili sul territorio fiorentino.
Inoltre chi parteciperà potrà approfittare dell’opzione cena presso il ristorante del teatro con prezzi ridotti; ciò trasforma ogni serata teatrale in una vera esperienza comunitaria dove cultura ed impegno sociale si intrecciano profondamente.
Questi eventi rappresentano quindi occasioni preziose non solo per assistere a performance artistiche ma anche per partecipare attivamente alla costruzione di ponti tra culture diverse attraverso la comprensione reciproca delle storie umane narrate sul palcoscenico.
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