“È troppo presto per guardare il mondo” è il titolo dello spettacolo di e con Federica D’Angelo, che si terrà sabato 12 e domenica 13 aprile al Piccolo Teatro dei Biscottari, situato in via dei Biscottari, 27. Questo one woman show offre un’opportunità di riflessione su temi attuali attraverso la storia di una bambina che affronta la sua forte miopia. L’evento promette di coinvolgere il pubblico in una narrazione che esplora la dualità della visione chiara e sfocata.
La trama dello spettacolo
La protagonista della storia è una bambina affetta da miopia, che scopre come questa condizione le consenta di avere una doppia percezione del mondo: quella nitida quando indossa gli occhiali e quella sfocata quando li toglie. Questa metafora diventa centrale nel racconto, simboleggiando come cresciamo e impariamo a scegliere cosa focalizzare nella nostra vita. La narrazione si sviluppa attraverso un linguaggio semplice ma evocativo, permettendo agli spettatori di identificarsi con le esperienze della protagonista.
Federica D’Angelo ha voluto creare uno spettacolo personale ma anche universale. Attraverso l’uso della terza persona nella scrittura, riesce a distaccarsi emotivamente dalla propria esperienza pur mantenendo elementi autobiografici significativi. La scelta stilistica permette anche un excursus storico dal 1986 ad oggi, anno della sua nascita; questo aspetto arricchisce ulteriormente lo spettacolo offrendo spunti di riflessione su eventi storici rilevanti.
L’ispirazione dietro lo spettacolo
L’idea per “È troppo presto per guardare il mondo” è emersa dopo che D’Angelo ha letto un articolo sull’Internazionale riguardante la “Sindrome di Alice nel Paese delle Meraviglie”, condizione spesso riscontrata nei bambini che altera la percezione delle dimensioni degli oggetti. Questa sindrome ha colpito anche Lewis Carroll ed è stata utilizzata dall’artista come punto di partenza per esplorare le distorsioni visive non solo fisiche ma anche emotive.
D’Angelo sottolinea l’importanza del tema trattato: “Crescere significa capire cosa vogliamo mettere a fuoco”. Con questa affermazione invita gli spettatori a riflettere sulla loro personale esperienza visiva e sulle scelte fatte nel corso degli anni riguardo ciò che decidono di osservare o ignorare.
Elementi scenici e collaborazioni artistiche
Lo spettacolo non si limita alla sola recitazione; include infatti contributi video curati da Vito Raia. Questi elementi visivi mescolano riprese d’infanzia dell’artista con immagini contemporanee disturbanti – dal disastro nucleare di Cernobyl fino alle figure politiche attuali – creando un contrasto tra passato e presente significativo per lo sviluppo narrativo.
Inoltre, Federica D’Angelo beneficia del supporto morale e artistico fornito da Ksenija Martinovic durante tutto il processo creativo dello spettacolo. Le sue competenze hanno contribuito a dare forma alla performance finale rendendola ancora più incisiva sul piano emozionale.
Le prenotazioni sono obbligatorie tramite email all’indirizzo incontroteatro2@gmail.com; questo aspetto evidenzia l’importanza dell’organizzazione nell’accogliere adeguatamente gli spettatori interessati a partecipare all’esperienza teatrale proposta da D’Angelo.