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Pink Violence in Blue Social Network

Cos’è la violenza rosa? Per violenza rosa si intendono tutti gli atti che intendono abusare di una donna.

Purtroppo, sin dalla notte dei tempi, la donna è sempre stata vista come essere debole e in molti casi è così. Molte volte l’uomo, avvalendosi della sua forza fisica e psicologica abusa con violenza delle donne, per diversi scopi. E la maggior parte dei casi finiscono in atti cruenti.

Le donne che per secoli hanno subito in silenzio, solo dalla metà del Novecento hanno capito che la denuncia delle violenze è importante, soprattutto perchè spesso avviene fra le mura domestiche. La denuncia alle autorità tutela e consente al “gentil sesso” di trovare una via di scampo dalla morsa dei loro aguzzini. Ma nell’era dei social, cosa accade?

pink facebook

Proposta

 

Ribadiamo spesso l’utilità dei social in diversi campi, spesso capita anche di osservare come tutti i nostri atti quotidiani vengano “condivisi” nei social tramite status o foto, così, anche se involontariamente, rendiamo partecipi i nostri cari, amici e conoscenti di come si evolve la nostra giornata. Dimentichiamo spesso che i social per certi versi intaccano la nostra privacy e la nostra intimità, ma se utilizzassimo i social col proposito di rendere gli altri partecipi della nostra vita?

Ecco il filo rosso che unisce i social alla violenza sulle donne, proprio negli ultimi giorni stiamo assistendo a diversi casi di violenza, ogni giorno i quotidiani e i tg  ci informano di cruente  notizie di cronaca a danno di donne. Una in particolare, la compagna del cantautore Massimo Di Cataldo, ha scelto di non denunciare alle autorità la violenza subita da quest’ultimo, ma di denunciare pubblicamente sui social, tramite foto il risultato di una violenta lite, volto tumefatto e la foto di un feto a causa di un aborto, provocato dal cantautore.

Di pochi giorni fà è anche la notizia che arriva da Miami (Florida), un trentenne ha sparato alla moglie per poi postarne una foto della vittima riversa sul pavimento ed insanguinata su Facebook. Un megalomane, un folle o solo un uomo in preda ad un raptus?

Cosa ci spinge a condividere con centinaia o migliaia di persone il nostro privato? Perchè anche in casi estremi ci “affidiamo” ai social? I social possono aiutare le donne a combattere la violenza rosa?

Ricordiamo che i social dovrebbero essere dei mezzi a scopo ludico, non si dovrebbe confondere la realtà con la vita che si vive in relazioni virtuali, molte persone hanno una visione distorta dei social, non li ritengono un semplice mezzo di comunicazione per mantenere relazioni a distanza, ma con i continui aggiornamenti che li rendono sempre più “intimi” e “accoglienti” come dei veri diari dei segreti, permettono alle persone di usarli come “scatolone dei ricordi”. Non dimentichiamo che spesso i social sono anche strumenti per alimentare le violenze come lo stalking.

Il consiglio è sempre quello di rivolgersi alle autorità in caso di violenza, i social sono parte della nostra vita ma non sono la nostra vita stessa!

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Marialuisa Allocca

Laureata in Scienze dell'Educazione. Attualmente frequenta il corso di laurea magistrale in Formazione Continua. Appassionata di tecnologie per l'istruzione e del mondo web in genere. Sensibile alle problematiche dei giovani e cosciente di possedere un'incisiva empatia. Devota alla musica e al cinema. Finemente vanitosa, tanto da interessarsi al campo della moda e del make up aggiornandosi e seguendo i fashion blog più in voga.

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