Facebook

Non solo condivisione: Facebook progetta e inventa nuove tecnologie

Non bastava aver rivoluzionato il concetto di comunicazione: Facebook sta sviluppando software ed applicativi innovativi che cambieranno anche il concetto di analisi dati. 

Alcuni studi di marketing hanno evidenziato come i clienti, quando entrano in un negozio o in un supermercato, sono attratti visivamente su un area particolare dell’espositore: in base ai risultati di queste ricerche, gli esperti di marketing e comunicazioni propongono al cliente di posizionare in un determinato posto i prodotti da spingere.

Allo stesso modo, Zuckerberg sta sviluppando un software che analizza dove il cursore si posizione di più sullo schermo, così da proporre spazi privilegiati alla pubblicità. Fantascienza? No, realtà.

A darne notizia è Stave Rosenbush sul Wall Street Journal con una intervista al capo di Facebook analytics, Ken Rudin, alla fine di una conferenza stampa. I dati raccolti, che andranno a finire nel mega database di Facebook, non saranno solo quelli legati alla nostra vita sociale, ma anche le abitudini di uso del PC. Gli esperimenti, continua Rosenbush, continueranno per quasi tutto l’anno prossimo ed il loro scopo è quello di rendere la pubblicità sempre più appetibile su Facebook, cosa questa di vitale importanza per il social network.

Proposta

Un nuovo software Facebook

Nella conferenza stampa sono stati presentanti i dati relativi all’andamento di bilancio di Facebook: oltre alla crescita sugli investimenti pubblicitari, la voce che ha colpito di più sono gli introiti derivanti dal settore mobile. Qui quasi il 49% del fatturato deriva dalla pubblicità.

Facebook è anche un grande utilizzatore di Hadoop, un software open source che viene usato per immagazzinare grandi quantità di dati. Per far fronte a questa spesa (e magari eliminarla) Facebook  sta progettando il proprio hardware per memorizzare il suo enorme magazzino di analisi. Un risparmio notevole, dato che la mole di dati è cresciuta 4.000 volte nel corso degli ultimi 4 anni.

E’ chiaro che “di solo social non si vive” e Zuckerberg lo sa bene: l’unico dubbio che mi assale è se queste informazioni non siano in qualche modo lesive della privacy dell’utente. Ormai Facebook e affini sanno tutto di noi, adesso vogliono anche scoprire in che modo uso il cursore? Mi sembra un pò eccessivo e forse anche controproducente. Scoperto l’arcano, l’utente potrà anche decidere di navigare la pagina solo con la tastiera e poi? Zuckerberg testerà anche un micro chip da inserire nei PC? Mi auguro di no.

Francesca Lizi

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Francesca Lizi

Laureata in Scienze della Comunicazione e in Organizzazione e Marketing per la Comunicazione di Impresa, impegnata nel sociale come Volontaria della Croce Rossa Italiana. Da sempre appassionata di Social Media! Seguimi su:

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