Messaggi più restrittivi su Facebook

La società di Menlo Park procede nella sua strategia di miglioramento del sistema di messaggistica interna.
Qual’è veramente l’obiettivo di Mark Zuckerber? Garantire agli utenti un sistema di posta completamente al riparo dallo sgradevole spam e/o contatti indesiderati da parte di sconosciuti o un primo tassello verso uno strumento di instant messaging che si appresta a diventare una nuova fonte di ricavi per Big F?
Per chi non avesse letto l’articolo sui Messaggi a Pagamento, la risposta più ovvia sembrerebbe la prima ma a questo punto il condizionale è d’obbligo.
Ma veniamo ai fatti. Facebook da qualche giorno ha iniziato a rilasciare la nuova piattaforma di gestione dei messaggi, avvisando gli utenti con una serie di alert che spiegano come il social network stia “eliminando le vecchie impostazioni” per passare gradualmente a un sistema che permetterà di filtrare i messaggi in arrivo da qualsiasi utente iscritto al medium.
Come da nuove specifiche, al momento continueremo a ricevere, nella Posta in Arrivo, principalmente i messaggi da parte dei nostri Amici ma sarà comunque possibile stabilire, attraverso un sistema di Filtri, dove archiviare determinati messaggi in base al mittente. Cliccando su Altro infatti si accede al pannello delle Preferenze dove è possibile attivare due tipologie di Filtri.
I Filtri di base, che consentono di “Visualizzare soprattutto i messaggi dei tuoi amici o delle persone che potresti conoscere“, oppure i Filtri più restrittivi, e “Visualizzare soprattutto i messaggi dei tuoi amici“. In tal caso i messaggi delle persone che potremmo conoscere, ma con cui non abbiamo un contatto di amicizia, finiranno nell’apposita cartella Altri, dove, successivamente, potremo valutare, messaggio per messaggio, quali migrare verso la cartella principale di Posta in Arrivo.
E se il sistema di messaggistica a pagamento non fosse un semplice Web Gosssip ma una strategia di Marketing già in atto? Come si comporterebbe Mark Zuckerberg nei confronti di quei messaggi inviati da perfetti sconosciuti alla modica cifra di $ 100,00 cadauno?!? Non sarebbe educato archiviarli come Spam, seppure fossero fastidiosi o invasivi?
Tommaso Lippiello