La Pirateria cambia metodo: ora tocca al Facebook Sharing

C’è chi ha scoperto come sfruttare un canale segreto di Facebook per fare il pieno di film, musica e giochi completi…
Utilissimi per confrontarsi con gli altri utenti, i gruppi di Facebook oramai sono in numero sterminato e permettono agli iscritti alla rete sociale di trovare persone con i loro stessi interessi. L’introduzione da parte della società di Palo Alto, di un nuovo strumento che permetterà la possibilità di condividere file, ne decreta l’ingresso in una nuova dimensione dalle possibilità infinite. Si chiama Carica file ed è la funzionalità che permette di condividere documenti e altri contenuti esclusivamente tramite i Gruppi Facebook che, difatti, assumono a tutti gli effetti le caratteristiche di ambienti lavorativi, siano essi di taglio scolastico o professionale.
La prima cosa da fare per sfruttare tale strumento è recarci sulla homepage del nostro profilo e cliccare sul collegamento Crea gruppo che ci compare nella barra laterale a sinistra.
Diamo quindi un nome al nostro gruppo, indicando i nomi dei membri che ne dovranno far parte. La scelta del livello di privacy è molto importante. Tanto è vero che mettendo la spunta su Segreto faremo si che i post e i file condivisi siano visibili soltanto ai membri del gruppo. Fatto questo basta cliccare su Crea e in seguito selezionare l’icona da abbinare.
Ora che il gruppo è stato creato possiamo iniziare a condividere i nostri file cliccando su Carica file (Sfoglia), indicando in seguito il file da caricare e avviando l’upload. Tutti i file postati da noi, così come quelli condivisi dagli altri membri del gruppo, verranno elencati nella sezione File.
Fin qui sembrerebbe tutto normale e lecito. Va però precisato che Facebook impone regole molto rigide che rendono difatti impossibile il file sharing di materiale protetto da copyright, l’upload di file che superiori ai 25 MB, quelli di tipo eseguibili (.exe) o brani musicali.
Tuttavia qualche “smanettone” si è divertito a spingersi oltre tali limiti sfruttando lo spazio cloud offerto da Dropbox e la struttura dei gruppi di Facebook.
Sembra infatti che, per chi possieda un account sulla nota piattaforma di file repository Dropbox, dopo aver scelto se creare una nuova cartella o condividerne una già presente
sia possibile invitare gli amici di Facebook consentendo l’accesso ai nostri dati come accade, di solito, con applicazioni esterne.
La prassi finora descritta non ha nulla di illegale. Purtroppo la semplicità con la quale è possibile allineare le due piattafome ha fatto si che chiunque possa violare con facilità le regole restrittive di Facebook e inviare non solo materiale potretto a un proprio contatto (senza che questi vaghi per la Rete alla ricerca di uno specifico file) ma di spostare contenuti di dimensione superiore al consentito in un ambiente “discreto” quali sono i Gruppo chiusi.
Fatta la legge, trovato l’inganno? Facebook è ovviamente in allerta e le sanzioni per chi commette un illecito, saranno gravi.
Aldo Palo