Instant Articles, le notizie direttamente su Facebook

Cosa non farebbe Zuckerberg per trattenere gli utenti sulla sua piattaforma? Da oggi gli articoli di nove gruppi editoriali si leggono direttamente su Facebook.
La notizia è stata annunciata il 12 maggio con un post ufficiale scritto da Michael Reckhow, product manager di Instant Articles: gli articoli di nove grandi gruppi editoriali potranno essere letti dagli utenti di Facebook senza lasciare la bacheca. I partner per il lancio del format sono di tutto rispetto: New York Times, National Geographic, BuzzFeed, NBC, The Atlantic, The Guardian, BBC News, Spiegel e Bild.
Da quanto annunciato, la fruizione dei contenuti da parte dell’utenza sarà molto più ricca e accattivante. Tra i vantaggi offerti da Instant Articles c’è una maggiore velocità di caricamento rispetto a quella dei link esterni e la presenza di contenuti interattivi quali video in auto-play allo scorrere dell’articolo, mappe interattive, tag geolocalizzati per le foto, la possibilità di zoommare le immagini ad alta risoluzione e altro ancora.
Come si legge nel post sopracitato, gli editori potranno continuare a vendere pubblicità nei loro articoli in maniera autonoma o decidere di avvalersi della collaborazione di Facebook. In ogni caso avranno la possibilità di monitorare dati e traffico attraverso appositi strumenti di analisi, come comScore.
Al momento Instant Articles è stato lanciato solo per Facebook su iPhone, ancora una volta gli utenti che possiedono un dispositivo Android dovranno attendere.
Sono sempre di più le cose che facciamo attraverso lo smartphone: giochiamo, ci alleniamo, paghiamo le bollette, prenotiamo viaggi… Rimanere in contatto con la propria rete di collegamenti e tenersi informati circa le ultime notizie sono tuttavia le due attività principali e Facebook lo sa: offrire a suoi utenti un modo migliore per condurre entrambe le attività sullo stesso social è una gran bella mossa.
In conclusione, Instant Articles potrebbe comportare consistenti cambiamenti nella fruizione news da mobile. Le domande sono: quali altri gruppi editoriali decideranno di unirsi? Cosa comporterà per gli esclusi? E per quanto riguarda il panorama italiano?
Staremo a vedere.
Marica Mastroianni