Facebook

HashTaggami!

Facebook tenta di rinnovarsi… ma non va oltre il “copia&incolla”.

New York 12 Giugno 2013 – La notizia è ufficiale, Facebook cede all’hashtag. Nelle prossime settimane, gli utenti di “faccialibro” avranno a loro disposizione il cancelletto “#” twitteriano. In questo modo anche la ricerca sarà semplificata, in quanto selezionata per tag appunto, parole chiave.

Facebook introduce gli hashtagDopo Instangram, Pinterest, Twitter, Tumblr e Google Plus, anche il colosso Facebook decide di inserire lo strumento di “classificazione” degli argomenti per favorire discussioni centrate su topic. Secondo Zuckenberg and co. il cancelletto dovrà servire agli utenti come ausilio per ricollegarsi ai commenti di altri utenti circa un argomento specifico (ciò che accade giù su altri lidi social).

A quanto pare, Mark ha intenzione di rinnovare del tutto Facebook mixando i sistemi fortuiti degli altri social, al fine di rendersi “il migliore”(?) Noi attendiamo le novità con ansia per sperimentarle! Intanto, ricordiamo a Mark  che non è con le idee altrui che si spiana la strada del successo!

Proposta

Marialuisa Allocca

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Marialuisa Allocca

Laureata in Scienze dell'Educazione. Attualmente frequenta il corso di laurea magistrale in Formazione Continua. Appassionata di tecnologie per l'istruzione e del mondo web in genere. Sensibile alle problematiche dei giovani e cosciente di possedere un'incisiva empatia. Devota alla musica e al cinema. Finemente vanitosa, tanto da interessarsi al campo della moda e del make up aggiornandosi e seguendo i fashion blog più in voga.

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7 Comments

  1. “Noi attendiamo le novità con ansia per sperimentarle! Intanto, ricordiamo a Mark che non è con le idee altrui che si spiana la strada del successo!”

    Questa frase mi sembra abbastanza blasfema da dire ad uno che ha rivoluzionato la vita di mezzo mondo, non credi!?

    1. Ciao Samuele
      blasfema no, provocatoria si! Di certo ha rivoluzionato non poco le cose, parte del web 2.0 ha il marchio impresso Facebook. Ciononostante, come spesso accade in questo settore, poco si crea da zero e spesso di copia (o si ruba) agli altri. Vedi lo sharing inventato da Tumblr, il processo con i fratelli Winklevoss (di chi è cosa?) e adesso gli hashtag di Twitter. Non dimentico ovviamente il facing tag che FB ha reso tanto celebre e potente (ai limiti della privacy), però credo che gli utenti si aspettino qualcosa di molto più rivoluzionario che emulare gli altri, considerato il miliardo di utenti e le quotazioni in borsa. Detto questo, Zuckerberg resta un protagonista di tutto rispetto della nostra era telematica. 🙂

      1. Grazie Tommaso per la tua risposta.

        Io credo fosse inevitabile che Facebook si adattasse al “cancelletto”. Credo che non si tratti tanto di copiare, quanto uno stare sulla cresta dell’onda con i giusti compromessi.

        Zuckerberg ha fatto centro con Facebook. Lo ha lanciato, ma in questo momento, per poter rimanere all’altezza, deve per forza di cose “ascoltare” le esigenze della massa (che molte volte non si tratta di suggerimenti via mail, bensì di lettura/interpretazione del mercato). In questo momento sono i fruitori a “dirottare” il social nella direzione che più soddisfa le loro esigenze.

        L’hashtag è quindi una conseguenza di questo meccanismo rivoltato. Chiedere a Zuckerberg di “tirar fuori qualcosa di nuovo” trovo non sia corretto. In questo momento, quel qualcosa di nuovo, potrebbe non soddisfare le esigenze del mercato (potrebbe essere troppo presto per diigerirlo, soprattutto in un momento in cui il nuovo fa paura a causa della crisi economica).

        Ma non mi dilungo oltre!

        1. Comprendo il tuo punto di vista, considerato anche che alla fine adesso sono più gli investitori che lui stesso a dettare le regole (da quando si è quotato in borsa). D’altronde leggevo ieri della richiesta da parte degli utenti di reinserire alcune funzionalità sull’app mobile. Purtroppo però, così facendo, ci ritroveremo con una serie di social media pseudo-simili e basterà davvero poco a far tendere un utente da un lato o dall’altro.
          Stiamo a vedere che cosa succederà!
          Grazie del confronto comunque, alla prossima

        2. Riassumendo un pò anche la risposta di Tommaso, vorrei porti una domanda Samuele, se domani mattina ti svegliassi e Twitter, Facebook, Tumblr, LinkedIn, etcetc fossero muniti tutti delle stesse funzioni, non ti annoieresti? Che senso avrebbe iscriverci a dei social TUTTI uguali?
          Gli utenti dettano le regole, purtroppo si sa, ma se invece del cancelletto, Mark si fosse animato per qualcosa di innovativo, di unico.. forse la polemica non ci sarebbe in questo momento!

          1. Ciao Marialuisa!
            Io credo che, a parte Facebook, gli altri social sono tutti più o meno settoriali: Linkedin per la professione, Tumblr per la condivisione di immagini, Twitter lo vedo adatto per i guru (per quelli che la gente segue, ammira, ecc).

            Quindi, a prescindere, dubito che si possa vedere uno scenario simile a come lo descrivi tu. Potrebbe essere noioso, è vero, ma trovare qualcosa di più innovativo non credo sia più nelle “dinamiche” Facebookiane.

            L’interazione con Instagram e Twitter credo li abbia costretti a fare questo passo. Ti faccio un esempio: come ben saprai, in questi anni, il mondo della moda è stato tutto un pizzo, camouflage, fluo e borchie. Un marchio medio (come h&m o zara) consapevole della propria forza sull’acquirente, non può non fare delle collezioni dedicati a quei mondi. Ma questo non significa copiare.

            Questa analogia secondo me può rispecchiare facilmente la scelta di Facebook, non trovi!?

            Grazie comunque di questo confronto, sia a te, sia a Tommaso.

          2. Sicuramente! Sono parzialmente concorde con il tuo punto di vista! Comunque, ringrazio te per il confronto “costruttivo” che abbiamo avuto!

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