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Facebook te la fa pagare!

Facebook vs. piccoli editori, chi la spunterà?

Proprio così! Facebook il colosso dei social che offre visibilità a tutti i prodotti presenti in Rete si schiera contro i piccoli editori che fondano le loro attività proprio sulla possibilità offerta loro dal social blu per accrescere il numero di utenti (fans) delle proprie pagine.

Contro, ma per quale ragione? Mark Zuckerberg, il 5 dicembre scorso, ha deciso di adottare una politica di incremento degli investimenti pubblicitari a discapito delle fanpages non disposte a promuoverli, causando dunque un calo nelle visite.

Uno dei primi a prendere l’iniziativa è Salvio Passante, l’editore di CalcioNapoli24.it. Accortosi del calo di visite al suo sito durante gli ultimi mesi, ha incolpato Big F del problema essendo il portale ormai un riferimento per la tifoseria partenopea, cresciuto dal 2010 al 2012 con un incremento del 70% delle visite totali proprio grazie a Facebook.

Proposta

Calano le visite sulle pagine Facebook

Il giovane editore si è visto mancare più di 80 mila visite su 230 mila fan e ha quindi deciso di trascinare in tribunale il caso dopo essere prima stato a Milano, presso la sede centrale italiana di Facebook e, in seguito, a Dublino, sede europea, dove gli hanno chiesto un investimento di 10 mila euro mensili per far tornare tutto alla normalità.

Ma l’editore campano non si è piegato. Altri cinque editori si sono rivolti all’Antitrust, scagliandosi contro la normativa che prevede l’accettazione, con un click, del contratto online. Inoltre, secondo due sentenze precedenti, una francese e una italiana, esisterebbe la possibilità di rettifica in quanto l’accettazione con “un click” non rende un contratto valido.

Purtroppo in Italia tali tipologie di processi non vengono svolti spesso per mancanza di competenze in materia e per assenza di una normativa chiara ed equa. Il nostro giovane editore dovrà quindi fare riferimento a un tribunale della California, secondo quanto suggerito dagli organi competenti del tribunale di Nola presso cui la denuncia è stata depositata. Al contrario, il legale dell’editore campano ritiene che a denunciare tale comportamento debba essere l’Antitrust.

Sembra dunque che non ci siano prospettive felici per il Passante, dato che alcuni “compagni di lotta” hanno già fatto dietrofront non nutrendo alcuna fiducia in una vittoria contro il colosso di Palo Alto.

Il problema resta comunque e monta la protesta da parte degli addetti ai lavori.

Seguiamo dunque con attenzione l’evolversi, alla luce della nuova Google Tax che il Governo sta per approvare con la Legge di Stabilità 2014 che non promette nulla di buono, in diversi settori.

Marialuisa Allocca

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Marialuisa Allocca

Laureata in Scienze dell'Educazione. Attualmente frequenta il corso di laurea magistrale in Formazione Continua. Appassionata di tecnologie per l'istruzione e del mondo web in genere. Sensibile alle problematiche dei giovani e cosciente di possedere un'incisiva empatia. Devota alla musica e al cinema. Finemente vanitosa, tanto da interessarsi al campo della moda e del make up aggiornandosi e seguendo i fashion blog più in voga.

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