Facebook e IBM diventano partner

Facebook e IBM fanno squadra per permettere ai brand di targettizzare meglio l’audience a cui è rivolta la pubblicità
Nonostante le apparenze, Facebook è sempre stato attento alla salvaguardia della privacy degli utenti tanto da non cedere così facilmente i Big Data agli inserzionisti. Questo li ha portati non molto tempo fa a concludere un accordo con una società di analisi la quale avrebbe permesso la cessione dei dati ad un gruppo selezionato di inserzionisti, sempre sotto la supervisione del team Facebook. L’attenzione e la premura rivolti a questo aspetto non andranno però certamente a scapito dei guadagni. Come sappiamo, la maggior parte dei ricavi del social network derivano appunto dalla pubblicità ed è qui che forse nasce un piccolo conflitto di interessi. Da un lato bisogna tutelare l’utente e la sua privacy, dall’altro bisogna tutelare i brand che investono denaro nella pubblicità online (senza la quale Facebook guadagnerebbe molto ma molto meno).
Forse a scapito di una delle due parti, Facebook ha deciso di chiudere un accordo con IBM proprio la scorsa settimana per aiutare i brand a personalizzare il loro marketing. La collaborazione permette ai due Big Blues di raddoppiare sui grandi inserzionisti. La partnership dovrebbe rappresentare un incentivo per il roster di clienti di IBM ad avvicinarsi a Facebook, il quale è alla ricerca di maggiori introiti pubblicitari. IBM, a sua volta, può ora sfruttare l’incredibile ricchezza di dati sui consumatori che Facebook raccoglie. Un portavoce di Facebook ha osservato che il partenariato dovrebbe aumentare la pertinenza degli annunci e dimostrare come Facebook può guidare “le vendite, non solo i click.” In teoria quindi una banca potrebbe utilizzare i dati di IBM per determinare i clienti attuali che vuole indirizzare attraverso il marketing in e-mail e Facebook o un marchio sportivo potrebbe lavorare con IBM e Facebook per indirizzare in tempo reale su Facebook degli annunci ai clienti che sono attualmente in gioco, in base ai dati di localizzazione di IBM.
IBM inoltre ha stipulato di recente diverse partnership con una serie di aziende di primo piano a livello tecnologico tecnologico, tra cui Twitter per avere accesso ai suoi flussi di dati social e sta lavorando con Apple per iniziare a creare applicazioni aziendali personalizzate per l’iPad. La macchina pubblicitaria ha dato a Facebook soltanto nel 2014 circa 10 milioni di dollari di fatturato. Per il rispetto della privacy non abbiamo dati, possiamo soltanto fidarci di una parola data.
Annette Palmieri