Facebook acchiappa crimini

Il social network spia le conversazioni più pericolose.
I programmatori di Facebook hanno studiato un modo per controllare le conversazioni che ritengono più sospette e segnalarle poi alle autorità competenti.
Il programma funziona grazie ad un algoritmo che passa in revisione ogni singola discussione analizzando segmenti di frasi da conversazioni già precedentemente registrate. Attraverso queste informazione, il sistema può prevenire eventuali atteggiamenti criminosi e segnalarli a Facebook.
Questo sistema di indagini pone la sua attenzione maggiormente sui messaggi scambiati da perfetti sconosciuti, e non da quelle persone che hanno stretto amicizia parecchio tempo fa.
Un portavoce di Facebook dichiara che “non è nell’interesse della società spiare conversazioni private, quindi è molto importante usare una tecnologia che abbia un basso tasso di “falsi positivi”. Dove per basso tasso di falsi positivi si intende che molte conversazioni pericolose, o presunte tali, potrebbero passare inosservate.
L’unione della tecnologia e dell’essere umano rendono tutto più diabolico, non credete?
Francesca Capitelli