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#8marzo Social? Dal sapore agrodolce!

Alcuni grandi Brand hanno colto l’occasione per augurare, a loro modo, una buona festa a tutte le donne, ma i risultati non sono stati quelli attesi.

Da stamattina, un polverone si è sollevato sui principali social media, causa le scelte poco oculate di alcuni grandi Brand che hanno pensato bene di utilizzare il giorno dedicato alla donna per produrre alcuni Visual tematici ma, a sentire il popolo della Rete, hanno peccato davvero in fatto di buon gusto.

Si parte con la Fiat che, dopo una Cover sulla pagina ufficiale di Facebook abbastanza sobria, Fiat Copertina Auguri 8 Marzo

ha però ritenuto opportuno approfittare della ricorrenza per lanciare un’offerta e ricordare alle donne quanto, al volante, siano un pericolo costante (?).

Proposta

Fiat festeggia le donne: Solo per oggi i sensori di parcheggio sono inclusi nel prezzo!

Basta leggere i commenti degli utenti, uomini e donne, che poco hanno apprezzato il sarcasmo della società del Lingotto sui luoghi comuni legati all’accostamento tra donne e automobili.

Diverso, se non proprio di cattivo gusto (letteralmente parlando?), il concept adottato da Algida, “Una rosa al cioccolato per tutte le donne…“. Peccato che gli utenti abbiano colto un aspetto più “infimo e pulp” del prodotto ritratto, scatenando battute e polemiche che hanno costretto la multinazionale del gelato a ritirare la foto (scomparsa quasi del tutto dal Web, altro che il “gelato al cioccolato dolce un po’ salato” di Pupo!).

Algida Auguri 8 Marzo Foto Rosa Gelato

Discorso ben più delicato per la LBI, agenzia di Marketing che invece ritenuto opportuno esprimere i propri auguri creativi su Facebook in maniera iconico-evocativa. Inutile dire come le utenti abbiano accolto l’immagine.

LBI Auguri 8 Marzo simbolo Vagina

Provocazione, scandalo, sfrontatezza, tutte regole alla base di una strategia di comunicazione che punta a fare scalpore e a far parlare di sé. Opinioni personali e senso dell’etica a parte (“De gustibus non disputandum est“), gli addetti ai lavori hanno colpito nel segno.

Acconteniamoci (?) dunque di un po’ di sana tradizione e saziamo la sete di rivalsa con la scelta “domestica” di casa Barilla e come ha scritto l’amica Alessia su Facebook “-mimose, +rispetto, grazie”.

Barilla Auguri 8 Marzo

Tommaso Lippiello

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Tommaso Lippiello

Lavora da tempo come Digital Program Manager per Agenzie di Marketing e Comunicazione e in Aziende del settore ICT. Consulente Digitale per realtà come DigiCamere - Camera di Commercio di Milano, Microsoft Bing, Reply e Luxottica, è attualmente Digital Innovation Manager in CRAI Secom SpA, Docente presso l'Università LIUC nel corso "La comunicazione interattiva: blog, social network, app, business network" presso la facoltà di Economia e Management e Advisor allo IULM Innovation Lab. Esperto di Social Media ha esperienza come Speaker e Formatore ed è il creatore e redattore di SocialMediaLife.it e co-Founder di MobilitaPubblicoImpiego.it. Seguimi su:

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4 Comments

  1. la domanda è questa: si tratta del fatto che i grandi brand non capiscono ancora il pubblico dei social network oppure è una strategia mirata a deprimere l’opinione pubblica che gira su questi mezzi? l’idea complessiva che viene da questi interventi sui social è l’imbarbarimento del linguaggio che presto o tardi si traduce in depauperamento culturale. bisognerebbe rifiutare l’idea che i social diventino come la tv. ne abbiamo avuta una e ci è bastata!

  2. Ciao Marco
    diciamo che lo scopo è fare scalpore, indurre il vespaio, creare sgomento e polemica, purchè si parli dei brand, e in questi ci sono riusciti.
    Per quanto riguarda l’appiattimento culturale, purtroppo quello deriva molto dall’audience che, come per la TV, sui social più grandi (FB), è molto populista, quindi… non c’è molta differenza.

    1. forse per i social network si potrà ipotizzare uno sviluppo simile a quello che ha avuto la tv passando da un tipo generalista ad una tv tematica, cosa che del resto già sta succedendo per i social…ciao ciao

      1. Speriamo non diventino troppo pop, e più di nicchia, puntando sui veri interessi. Ma ci credo poco. Ciao Marco! 😉

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