Ergastolo per Marco Gallo: confermata la condanna per l’omicidio dell’avvocato Pagliuso

Confermata la condanna all’ergastolo per Marco Gallo, coinvolto nell’omicidio dell’avvocato Francesco Pagliuso a Lamezia Terme, avvenuto il 9 agosto 2016, per ordine della cosca Scalise.
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Marco Gallo condannato all'ergastolo per l'omicidio dell'avvocato Pagliuso: la sentenza definitiva del 2025

È stata confermata la condanna all’ergastolo per Marco Gallo, un uomo di 39 anni, coinvolto nell’omicidio dell’avvocato Francesco Pagliuso, avvenuto a Lamezia Terme il 9 agosto 2016. La prima sezione della Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dai legali di Gallo, che richiedevano l’annullamento della sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Catanzaro.

Dettagli dell’omicidio

L’accusa sostiene che Marco Gallo abbia perpetrato un omicidio volontario con l’aggravante mafiosa, seguendo un ordine della cosca Scalise, affiliata alla ‘ndrangheta. L’omicidio dell’avvocato Pagliuso è stato eseguito da un sicario che ha aperto il fuoco con una pistola mentre si trovava nel giardino della propria abitazione. La motivazione di questo crimine sarebbe il rifiuto del penalista di cedere alle pressioni e alle richieste della cosca mafiosa.

L’avvocato Pagliuso era conosciuto per la sua determinazione nella lotta contro la criminalità organizzata, e il suo omicidio ha suscitato un forte clamore nella comunità locale. La brutalità dell’atto ha messo in evidenza la continua minaccia rappresentata dalla ‘ndrangheta nella regione, sollevando interrogativi sulla sicurezza di avvocati e professionisti che si oppongono a tali organizzazioni mafiose.

Conseguenze legali

Il 5 luglio 2025, Luciano Scalise è stato condannato all’ergastolo in via definitiva per essere stato il mandante dell’assassinio dell’avvocato Pagliuso. Questa sentenza rappresenta un passo significativo nella lotta contro la criminalità organizzata, dimostrando la determinazione delle autorità nel perseguire i responsabili di atti violenti. Le condanne di Gallo e Scalise segnano un importante traguardo per la giustizia, ma pongono anche interrogativi su quanto ancora sia necessario fare per garantire la sicurezza di chi si oppone alla mafia.

Le indagini sull’omicidio di Francesco Pagliuso hanno rivelato un quadro complesso di collusioni e minacce, evidenziando la necessità di un’azione coordinata tra le forze dell’ordine e la magistratura per combattere efficacemente la criminalità organizzata. Si spera che queste condanne possano fungere da deterrente per altri potenziali crimini simili, contribuendo a un ambiente più sicuro per tutti i cittadini.

La lotta contro la mafia continua, e la giustizia per l’avvocato Pagliuso rappresenta solo un capitolo in un lungo e difficile percorso. La comunità di Lamezia Terme e le istituzioni sono chiamate a rimanere unite nella lotta contro l’illegalità e a sostenere coloro che, come Pagliuso, hanno sacrificato la propria vita per la giustizia.

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