genitori arrestati a ercolano per sequestro della figlia, costretta a rimanere in casa a causa della sua sessualità
A Ercolano, un evento drammatico ha scosso profondamente la comunità: due genitori sono stati arrestati con l’accusa di sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia. La situazione è emersa la sera del 10 marzo 2025, quando una giovane di 20 anni ha contattato il numero di emergenza 112 per chiedere aiuto per la sua fidanzata, una ragazza di 19 anni. La relazione tra le due giovani non era mai stata accettata dai genitori della 19enne, che hanno reagito in modo violento e oppressivo.
I coniugi, di 47 e 43 anni, entrambi senza precedenti penali, avevano già mostrato comportamenti minacciosi nei confronti delle ragazze. In un episodio recente, avevano addirittura minacciato di dare fuoco all’abitazione della 20enne, costringendo le due a cercare rifugio presso un’amica per la loro sicurezza. Tuttavia, i genitori non si sono fermati: hanno installato un GPS nel cellulare della figlia per rintracciarla e, una volta scoperte, si sono presentati sotto casa della giovane.
La vicenda di queste ragazze ha suscitato una forte indignazione e riflessione. Antonello Sannino, presidente di Antinoo Arcigay Napoli, ha commentato la situazione, evidenziando come la violenza e l’intolleranza nei confronti delle persone LGBTQ+ rappresentino fenomeni allarmanti. In una nota, ha paragonato la storia della giovane di Ercolano a un altro caso tragico: un ragazzo di 16 anni di Poggioreale, aggredito dal padre a causa del suo orientamento sessuale.
Sannino ha sollecitato un intervento urgente nelle scuole e nelle famiglie per contrastare l’onda crescente di violenza omotransfobica. Ha sottolineato che l’omofobia e la transfobia sono il risultato di una subcultura patriarcale e misogina, alimentata da figure di spicco della classe dirigente e del governo. Secondo Sannino, molti esponenti della maggioranza parlamentare strumentalizzano questo odio crescente, spesso in modo incomprensibile, il che si traduce in aggressioni, insulti e minacce quotidiane.
“È fondamentale cambiare rotta”, ha affermato Sannino, “lo dobbiamo alle nuove generazioni, affinché possano vivere in un ambiente più libero e sereno”. La comunità di Ercolano, così come quella di Napoli e oltre, si trova ora di fronte a una realtà che richiede un’attenzione collettiva e un impegno concreto per combattere l’intolleranza e promuovere il rispetto per la diversità. La speranza è che episodi come quello di Ercolano possano servire da monito per una società che deve imparare a riconoscere e accettare le differenze, piuttosto che reprimerle.
This post was last modified on 10 Marzo 2025 11:17