Le indagini sulla morte dell’attore Gene Hackman e di sua moglie, la pianista Betsy Arakawa, continuano a svelare nuovi aspetti. La scoperta dei loro corpi nella casa di Santa Fe, nel Nuovo Messico, ha scosso il mondo del cinema e della musica. Mentre la polizia cerca di ricostruire gli eventi che hanno portato a questo drammatico epilogo, informazioni sulla salute e la vita quotidiana della coppia cominciano a emergere da testimonianze di familiari e amici.
La causa della morte: escludendo il monossido di carbonio
La prima fase dell’indagine ha confermato che né Hackman, 95 anni, né Arakawa, 63 anni, sono morti per avvelenamento da monossido di carbonio. Questo chiarimento, fornito dallo sceriffo della contea di Santa Fe, Adan Mendoza, ha messo a tacere le voci iniziali su una possibile fuga di gas nell’abitazione. Entrambi sono stati trovati in stanze separate senza segni di traumi esterni. Il pacemaker di Hackman ha registrato l’ultima attività il 17 febbraio, suggerendo che la sua morte sia avvenuta almeno una settimana prima del ritrovamento. La conclusione dello sceriffo che non vi sia stata violenza nel caso della coppia è un passaggio significativo in un’inchiesta molto delicata.
Per ora, le autorità non hanno fornito dettagli specifici riguardo ad altre possibili cause del decesso. Mentre i familiari e i fan continuano a chiedere risposte, lo sceriffo ha ribadito che l’indagine rimane aperta e approfondita.
Testimonianze di amici e familiari
Le opinioni di amici intimi della coppia offrono uno spaccato interessante sulla vita di Hackman e Arakawa negli ultimi mesi. Daniel e Barbara Lenihan, cari amici dell’attore e della pianista, hanno testimoniato su una salute in declino di Hackman. Secondo loro, negli ultimi due mesi, l’attore di “Il Padrino” sarebbe stato sempre più isolato in casa, con Barbara che ricorda come Hackman avesse smesso di andare in bicicletta un anno fa, un’attività che un tempo amava molto.
Il figlio della coppia, Aaron, ha confermato che Betsy era molto attenta a mantenere il marito attivo e impegnato mentalmente, incoraggiandolo a fare esercizio e risolvere puzzle. “Cercava di assicurarsi che rimanesse il più sano e attivo possibile“, ha detto. Inoltre, lo sceriffo Mendoza ha rilevato che Arakawa adottava molte precauzioni a causa della pandemia, indossando sempre una maschera nei pochi incontri sociali che avevano.
Doug Lanham, un altro amico di Hackman, ha descritto la coppia come incredibilmente affiatata e gentile. “Erano riservati, ma autentici e molto divertenti“, ha dichiarato, rivelando che Betsy creava un ambiente alimentare sano per Hackman, preferendo piatti leggeri come il salmone o l’halibut anziché carni rosse.
La salute e i contatti con la famiglia
Le testimonianze dei Lenihan contrastano con le dichiarazioni espresse dalla figlia di Hackman, Leslie Ann. Intervistata dal “Daily Mail“, Leslie ha negato che vi fossero problemi di salute visibili prima della morte del padre, evidenziando invece come fosse in buona forma fisica nonostante l’età. Tuttavia, è emerso che la comunicazione con la famiglia fosse pressoché assente da parte della coppia nei mesi precedenti al tragico evento.
Anche Betsy Arakawa sembra avere interrotto i contatti regolari con sua madre, Yoshie Feaster, che soffre di demenza. La governante ha rivelato che Betsy non telefonava alla madre dalle ultime settimane di ottobre, il che ha allarmato chi la conosceva. “Era solita chiamarla con regolarità, ma ultimamente non abbiamo più ricevuto sue notizie“, ha raccontato la governante Keiko.
Con l’indagine in pieno svolgimento, le autorità stanno cercando di ricostruire gli ultimi mesi della vita di Hackman e Arakawa. Tra gli oggetti sequestrati durante le perquisizioni c’è anche un’agenda personale, che potrebbe fornire ulteriori indizi. I rapporti tossicologici relativi ai due defunti saranno disponibili solo tra qualche mese, contribuendo così a delineare un quadro più chiaro su queste tragiche circostanze.