La scomparsa di Papa Francesco ha toccato profondamente il mondo intero, suscitando emozioni anche tra i giornalisti. Durante l’edizione delle 20 del Tg La7, Enrico Mentana ha mostrato la sua commozione mentre leggeva il testamento del Pontefice. Questo momento è stato accompagnato da ricordi significativi legati al papato di Bergoglio, in particolare un episodio emblematico durante la pandemia di Covid-19.
Il momento di commozione di Mentana
Ieri sera, nel corso della trasmissione, Enrico Mentana non è riuscito a trattenere le lacrime mentre leggeva alcune parti del testamento redatto da Papa Francesco nel 2022. Le parole pronunciate dal direttore del Tg La7 hanno risuonato con una forte carica emotiva: “Desidero che le mie spoglie mortali riposino aspettando il giorno della Resurrezione nella Basilica di Santa Maria Maggiore,” ha dichiarato con voce rotta. Ha poi aggiunto che “il sepolcro deve essere nella terra, semplice, senza particolare decoro e con un’unica iscrizione: Franciscus.”
Dopo aver letto queste frasi toccanti, Mentana si è preso un attimo per riflettere sulla propria reazione davanti alle telecamere. Ha commentato come fosse impossibile leggere tali parole senza provare emozioni forti e sincere. Questo gesto ha messo in evidenza non solo l’importanza delle parole scritte dal Papa ma anche la connessione umana che si crea nei momenti difficili.
Mentana ha poi ricordato Jorge Mario Bergoglio richiamando alla mente un aneddoto significativo legato al suo pontificato. Ha parlato dell’iconico discorso silenzioso tenuto da Francesco durante il Venerdì Santo del 2020, quando l’umanità affrontava uno dei periodi più bui a causa della pandemia globale.
Le reazioni social alla commozione di Mentana
Il video della lettura emozionata di Mentana non è passato inosservato sui social media e ha scatenato una serie di reazioni contrastanti tra gli utenti online. Mentre molti hanno espresso solidarietà e comprensione per l’emozione mostrata dal giornalista, altri hanno colto l’occasione per criticare aspramente il suo comportamento.
Sotto i post condivisi su piattaforme come Twitter e Facebook sono emerse numerose opinioni negative nei confronti dell’atteggiamento emotivo mostrato da Mentana. Alcuni utenti hanno etichettato la sua esibizione come ipocrita o addirittura squallida: “Mamma mia che ipocrisia,” scriveva uno degli hater; “che cavolo c’è da emozionarsi non lo capisco!” Altri commentatori si sono divertiti a fare battute sarcastiche sul futuro impegno professionale del direttore de Tg La7 in vista dell’imminente Conclave.
Nonostante le critiche ricevute sui social media, resta evidente che questo episodio rappresenta un momento significativo sia per chi lavora nel mondo dell’informazione sia per coloro che seguono gli eventi ecclesiastici con interesse profondo.
Un ricordo indelebile
La figura di Papa Francesco lascia dietro sé una scia luminosa fatta non solo dai suoi insegnamenti religiosi ma anche dalla sua capacità unica di comunicare empatia nei momenti più difficili della storia recente. L’intervento emotivo di Enrico Mentana rappresenta quindi più che una semplice notizia; diventa parte integrante della narrazione collettiva riguardo alla vita e all’eredità lasciata dal Pontefice argentino.
In questo contesto storico complesso segnano eventi come quello vissuto ieri sera su Tg La7; essi ci ricordano quanto possa essere potente ed evocativa la comunicazione umana nelle sue forme più autentiche ed immediate.
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