Empoli, rapina con sequestro di persona: un arrestato patteggia cinque anni di pena

Un uomo albanese di 35 anni patteggia cinque anni per una rapina con sequestro di persona a Empoli, dopo aver legato e maltrattato due anziani coniugi durante l’assalto.
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Il 27 aprile 2025, a Empoli, un uomo albanese di 35 anni ha patteggiato una pena di cinque anni per il suo coinvolgimento in una rapina con sequestro di persona avvenuta lo scorso dicembre. L’imputato, F.V.K., ha espresso rammarico per le sue azioni attraverso una lettera indirizzata al giudice e alle vittime della rapina, due anziani coniugi. La sua confessione e richiesta di clemenza hanno contribuito a ridurre la pena che avrebbe potuto essere significativamente più severa.

Il contesto della rapina

La rapina si è verificata in via del Borghetto ad Avane. F.V.K., attualmente rifugiato in Italia, ha spiegato che la sua vita è stata segnata dalla paura delle vendette legate al “Kanun”, un codice d’onore tradizionale albanese. Questo aspetto della sua vita personale è stato portato all’attenzione durante il processo dal suo avvocato Sabrina Del Fio. L’albanese ha ammesso le proprie responsabilità e descritto come sia finito coinvolto in attività criminali dopo aver lasciato il suo paese natale.

L’episodio criminoso ha avuto luogo quando l’uomo, insieme ad altri due complici, ha fatto irruzione nell’abitazione dei due ottantenni. I tre banditi hanno approfittato del momento in cui la padrona di casa stava facendo uscire il cagnolino per entrare nell’appartamento e mettere sotto scacco i residenti.

La dinamica dell’assalto

Durante l’assalto, i malviventi hanno immobilizzato gli anziani legandoli con nastro adesivo e lenzuola prese dall’abitazione stessa. Le vittime sono state costrette a subire violenze fisiche; la donna è stata aggressa brutalmente mentre cercava di difendersi dai suoi aggressori. Gli intrusi hanno rubato vari oggetti preziosi prima che uno dei complici rimanesse fuori come palo durante l’operazione.

Dopo aver messo a segno il colpo, i banditi sono fuggiti a bordo di un’Audi noleggiata da F.V.K., ma non sono riusciti a farla franca completamente: la polizia li ha intercettati poco dopo grazie a un posto di blocco situato in piazza Don Minzoni.

Le indagini proseguono

Le forze dell’ordine stanno continuando le indagini per identificare gli altri due complici coinvolti nella rapina. Il sostituto procuratore Fedele La Terza sta coordinando le operazioni investigative nel tentativo di rintracciare i fuggitivi e chiarire ulteriormente tutti gli aspetti del caso.

Nel frattempo, l’arresto dell’unico fermo rappresenta solo una parte della lotta contro questo tipo crescente di criminalità nella zona. L’episodio ha suscitato preoccupazione tra i residenti locali riguardo alla sicurezza nelle loro abitazioni e alla necessità di intervento da parte delle autorità competenti per prevenire simili eventi futuri.

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