Emilia Pérez segna il flop di Netflix e celebra il trionfo del cinema indipendente con Anora, un cambiamento significativo nel panorama cinematografico del 2025
Il recente successo di Anora rappresenta una pietra miliare per il cinema indipendente, evidenziando la crescente rivalità tra le piccole produzioni e i giganti dello streaming. Questo evento si è svolto il 2 marzo 2025, presso il Dolby Theatre di Los Angeles. La pellicola, diretta da Sean Baker, ha conquistato ben quattro premi, un risultato che non si registrava dal 1954, anno in cui Walt Disney ottenne riconoscimenti in diverse categorie. Baker ha ricevuto gli Oscar per la sceneggiatura originale, il montaggio, la regia e il film, tutti per Anora, che narra la storia di una stripteaseuse che incastra il figlio di un magnate russo durante una vacanza a New York. Questo film ha già trionfato con la Palma d’Oro a Cannes, dimostrando il suo impatto nel panorama cinematografico.
La cerimonia ha messo in risalto la volontà di premiare produzioni più piccole, in contrapposizione ai colossi dello streaming, un tema evidenziato da Baker nei suoi ringraziamenti. La vittoria di Mikey Madison come miglior attrice, un risultato inaspettato rispetto alle previsioni su Demi Moore, ha ulteriormente sottolineato l’importanza di riconoscere talenti emergenti. Madison ha portato sul palco una freschezza e una simpatia che hanno colpito la giuria, dimostrando che il cinema indipendente può competere a livelli elevati.
In questo contesto, Netflix ha subito una battuta d’arresto con il suo investimento in Emilia Pérez, per il quale ha speso oltre quaranta milioni di dollari, oltre ai venti milioni per acquisirlo a Cannes. Nonostante le aspettative di vincere il premio per il miglior film, la piattaforma ha dovuto accontentarsi di riconoscimenti minori, come il premio per la miglior attrice non protagonista a Zoe Saldaña e per la miglior canzone con El mal, presentata da Mick Jagger. La serata ha visto anche la delusione di The Complete Unknown, che, nonostante le otto nomination, non ha ricevuto alcun premio, mentre The Brutalist ha ottenuto tre riconoscimenti, tra cui il premio per la miglior colonna sonora.
Un altro aspetto interessante è stata la vittoria di Flow – Un mondo da salvare come miglior film d’animazione, una produzione franco-lettone che ha sorpreso i favoriti di Hollywood. Questo premio può essere interpretato come un segnale di supporto alle piccole produzioni, in contrapposizione alle grandi aziende che dominano il mercato cinematografico. Tuttavia, la serata degli Oscar del 2025 non ha lasciato un’impressione duratura, a parte per i fan di Anora, con una conduzione da parte di Conan O’Brien che ha cercato di mantenere la politica fuori dai riflettori.
Le uniche eccezioni ai discorsi cauti sono arrivate dagli iraniani Hossein Molayemi e Shirin Sohani, premiati per il miglior corto d’animazione con In the Shadow of the Cypress, che hanno dedicato il loro premio a coloro che lottano per la libertà. Anche i registi di No Other Land, Basel Adra e Yuval Abraham, hanno espresso il loro dissenso verso la politica israeliana nei confronti di Gaza. Tuttavia, la mancanza di un distributore per il loro film negli Stati Uniti riflette le difficoltà che affrontano le opere che sfidano il sistema, in un clima politico complesso come quello attuale, caratterizzato dall’amministrazione di Trump.