Le elezioni presidenziali rumene previste per novembre 2024 sono state annullate a causa di tentativi da parte della Russia di influenzare il voto attraverso le piattaforme social. Questa decisione ha portato a una nuova data fissata per il primo turno, che si terrà il 4 maggio. L’Autorità nazionale per le comunicazioni ha avviato un’iniziativa volta a garantire la sicurezza e l’integrità del processo elettorale, coinvolgendo i principali attori delle piattaforme online.
Stress test elettorale e Digital Services Act
Giovedì scorso, Ancom ha organizzato uno stress test elettorale al quale hanno partecipato TikTok, Meta, Google e X. Questo esercizio è stato concepito per valutare se queste piattaforme rispettano le normative europee stabilite dal Digital Services Act . L’obiettivo principale è quello di esaminare la capacità delle aziende tecnologiche di monitorare e gestire contenuti potenzialmente dannosi durante il periodo pre-elettorale.
Durante lo stress test sono stati invitati anche rappresentanti della Commissione europea, autorità nazionali e organizzazioni della società civile. La Commissione ha confermato la sua partecipazione all’evento. Tuttavia, spetta ad Ancom verificare se le piattaforme siano conformi alle disposizioni del DSA prima dell’apertura dei seggi nel mese di maggio. È emerso che non era stata effettuata alcuna verifica prima delle precedenti elezioni di novembre.
Il 3 marzo si è tenuta una tavola rotonda in cui i rappresentanti delle piattaforme hanno discusso l’applicazione pratica del DSA in relazione alle imminenti elezioni presidenziali rumene. Il DSA impone requisiti specifici alle piattaforme con oltre 45 milioni di utenti attivi nell’Unione Europea riguardo alla gestione dei rischi legati ai processi democratici.
Il caso Georgescu: esclusione dalla competizione
Un ulteriore sviluppo significativo riguarda l’esclusione dalla competizione elettorale del candidato nazionalista Călin Georgescu. Secondo quanto riportato dalle autorità rumene, Georgescu non avrebbe rispettato alcune regole fondamentali durante la campagna precedente; pertanto gli è stato vietato presentarsi come candidato nelle prossime consultazioni.
L’interesse verso questa situazione è aumentato dopo che rapporti dell’intelligence hanno rivelato un possibile coinvolgimento russo nella campagna a favore dello stesso Georgescu tramite i social media. Le indagini indicano che Mosca avrebbe cercato di manipolare l’opinione pubblica romena sostenendo un candidato relativamente sconosciuto al fine di destabilizzare ulteriormente il panorama politico locale.
La popolarità crescente di Georgescu su TikTok ha attirato l’attenzione della Commissione europea, che sta conducendo un’indagine sul ruolo della piattaforma durante le ultime fasi della campagna elettorale. Gli esiti dell’indagine non sono ancora stati resi noti; tuttavia, questo caso solleva interrogativi sulla responsabilità delle aziende tecnologiche nella protezione dei processi democratici in Europa.
Con queste misure straordinarie adottate dall’autorità competente in Romania si cerca quindi non solo una maggiore sicurezza nel processo votativo ma anche una vigilanza più attenta sulle dinamiche digitali che possono influenzare gli esiti politici nel paese.