Anselmi sostiene “espresso macchiato” per l’eurovision 2025
Eddy Anselmi, esperto di lungo corso dell’Eurovision Song Contest, ha manifestato il suo supporto per il brano “Espresso Macchiato” di Tommy Cash, che rappresenterà l’Estonia all’Eurovision 2025, previsto a Basilea. Nonostante le polemiche, in particolare riguardo all’uso della parola “mafioso” nel testo, Anselmi ha affermato che non ci sono motivi validi per escludere la canzone dalla competizione.
Il 28 febbraio 2025, in un’intervista rilasciata ad Adnkronos, Anselmi ha minimizzato le controversie legate al brano, dichiarando: “La canzone mi piace e non la trovo offensiva”. Ha paragonato il contenuto del brano ai personaggi interpretati da Joe Pesci, noti per il loro legame con gli stereotipi italo-americani. Secondo Anselmi, il linguaggio utilizzato nella canzone ricorda il “broccolino”, un dialetto parlato dagli italo-americani a Brooklyn, e non ha intenzione di deridere l’Italia, ma piuttosto di riflettere un certo stereotipo di italiani all’estero.
Inoltre, Anselmi ha sottolineato che non ci sono motivi per richiedere modifiche al brano o per alimentare indignazione. Riguardo alla parola “mafioso”, ha spiegato che il termine è ormai entrato nel gergo internazionale, proprio come parole italiane come “caffè” e “pizza”. Ha fatto notare che altre parole, pur avendo origini problematiche, sono diventate parte del linguaggio comune.
Anselmi ha anche citato il caso di “Occidentali’s Karma” di Francesco Gabbani, che conteneva riferimenti culturali senza suscitare polemiche. Tuttavia, ha espresso preoccupazione per il ritratto dell’Italia presente nel brano “Tutta l’Italia” di Gabry Ponte, selezionato per il San Marino Song Contest, in programma l’8 marzo. Ha descritto questo ritratto come “grave” e ha suggerito che eventuali riferimenti politici, come quelli a Bettino Craxi, potrebbero necessitare di una revisione.
I precedenti storici
L’Eurovision Song Contest ha sempre mantenuto una posizione neutrale rispetto alla politica, e nel corso degli anni ha visto diverse canzoni modificate o ritirate a causa di riferimenti geopolitici. Anselmi ha menzionato alcuni episodi significativi. Nel 2007, la cantante ucraina Verka Serduchka dovette cambiare il titolo del suo brano, inizialmente intitolato “Dancing”, a causa di proteste russe legate al ritornello che conteneva la frase “Lasha Tumbai”, che suonava come “Russia goodbye”.
Nel 2015, l’Armenia presentò “Don’t Deny” dei Genealogy, un brano che alludeva al genocidio armeno e che suscitò le proteste della Turchia. L’ente organizzatore, EBU, accolse tali proteste e il titolo fu modificato in “Face the Shadow”.
Un altro caso emblematico è quello della Georgia nel 2009, quando il paese si ritirò dall’Eurovision dopo che il suo brano “We Don’t Wanna Put In” fu considerato offensivo per presunti riferimenti a Vladimir Putin. L’EBU chiese modifiche al testo, ma la Georgia rifiutò, portando alla sua esclusione dalla competizione.
Anselmi ha concluso sottolineando che tutte queste situazioni derivano da tensioni geopolitiche, un contesto ben diverso da quello del brano estone di Tommy Cash.