L'Earth Hour, l'Ora della Terra, si prepara a tornare nel 2025, un evento annuale promosso dal WWF dal 2007. Questo momento simbolico invita le persone di tutto il mondo a spegnere le luci per un'ora, dalle 20.30 alle 21.30, con l'obiettivo di mettere in luce l'importanza di adottare azioni collettive per la tutela dell'ambiente. Quest'anno, milioni di partecipanti si uniranno in questa iniziativa, spegnendo le luci di famosi monumenti e luoghi iconici in tutto il pianeta, per sensibilizzare l'opinione pubblica sul diritto alla natura e sulla necessità di adottare misure contro il cambiamento climatico.
Monumenti al buio: un gesto simbolico
Nella capitale italiana, Roma, numerosi luoghi di grande importanza storica e culturale rimarranno al buio per un'ora. Tra questi ci saranno il Colosseo e il Quirinale, dove le luci delle facciate esterne e del cortile interno verranno spente. Anche prestigiosi edifici come Palazzo Madama, Palazzo Montecitorio e Palazzo Chigi contribuiranno a questo gesto, con la facciata principale di Palazzo Chigi che sarà spenta per l'occasione. Piazza San Pietro non sarà da meno: la Cupola, la facciata e il colonnato della Basilica rimarranno avvolti nel buio.
Oltre a Roma, altri diciassette capoluoghi di provincia in Italia parteciperanno all'iniziativa, spegnendo le luci di monumenti rappresentativi. Città come Ancona, Bologna, Como, Ferrara e Firenze parteciperanno, con quest'ultima che vedrà il Palazzo Vecchio, Torre Arnolfo, Ponte Vecchio e la famosa statua del David a Piazzale Michelangelo al buio. Anche Milano, Napoli, Trento e Verona si uniranno a questo importante gesto globale, enfatizzando l'urgenza della questione ambientale.
L'importanza della giornata mondiale dell'acqua
Il 2025 segna anche un'importante ricorrenza: la giornata mondiale dell'acqua. In occasione di questo evento, il WWF mette in evidenza la crescente minaccia rappresentata dal cambiamento climatico. In particolare, l'Italia deve affrontare il problema della cattiva gestione delle risorse idriche, che rappresenta un aggravante in un contesto già difficile. Il 2024 è stato segnato come l'anno più caldo mai registrato, con conseguenze devastanti per alcune regioni italiane, come la Sicilia e la Basilicata.
Nelle aree più colpite, la gestione delle risorse idriche è giudicata insufficiente. Il WWF segnala che in Sicilia solo 30 dei 47 invasi sono operativi, mentre in Basilicata, solo 3 su 14 funzionano in modo normale. A complicare la situazione, ci sono anche perdite idriche devastanti: in Basilicata, il tasso di perdita dell'acqua raggiunge il 65,5%, con Potenza che vanta un imbarazzante 71% di acqua dispersa. In Sicilia, nel 2022, la perdita idrica al momento della immissione in rete ha toccato il 51,6%, evidenziando l'urgenza di un intervento collettivo.
Un'azione come l'Earth Hour non è solo un conforto simbolico, ma rappresenta anche un richiamo alle responsabilità individuali e collettive verso l'ambiente e le risorse preziose del nostro pianeta. Mobilitarsi insieme in questi gesti può condurre a un cambiamento significativo, ricordando come le decisioni personali e istituzionali abbiano un impatto duraturo sul mondo in cui viviamo.