“Diciannove: la storia di un giovane studente tra crisi esistenziale e ricerca di sé”

Nel 2025, il film “Diciannove”, opera prima di Giovanni Tortorici, si configura come un profondo racconto di crescita personale e crisi esistenziale . Il protagonista, Leonardo Gravina, interpretato da Manfredi Marini, è un diciannovenne proveniente da una famiglia benestante di Palermo. La sua storia inizia nel 2015, quando decide di abbandonare la sua città natale per trasferirsi a Londra, dove vive con la sorella Arianna, interpretata da Vittoria Planeta, per intraprendere studi di Business. Tuttavia, l’euforia iniziale di questo nuovo inizio si trasforma rapidamente in un profondo senso di smarrimento e depressione .

Il viaggio di Leonardo a Londra

Carico di aspettative, Leonardo arriva a Londra con la speranza di costruire un futuro luminoso. Tuttavia, la realtà si rivela ben diversa da quanto previsto. L’entusiasmo che lo spinge a lasciare Palermo svanisce, lasciando spazio a un crescente senso di isolamento e disillusione . La vita nella metropoli britannica, invece di offrirgli opportunità, diventa un terreno fertile per la sua inquietudine interiore . Questo stato d’animo lo porta a prendere decisioni impulsive, come iscriversi all’Università di Siena per studiare letteratura, un campo che sente più affine alla sua natura. Tuttavia, la sua difficoltà nel comunicare con gli altri lo trasforma in un asociale , un giovane con molto da dire, ma che fatica a trovare il proprio posto nel mondo.

La ricerca di identità e il rifiuto delle convenzioni

In questo contesto di confusione, Leonardo abbandona il corso universitario e si dedica allo studio di Dante Alighieri e della letteratura italiana . La sua passione per i testi antichi e per la “bella lingua” lo porta a esplorare l’opera di scrittori trecenteschi toscani, mentre la sua vita personale si complica ulteriormente. Tra eccessi alcolici e momenti di introspezione , il giovane si rifugia in un mondo di poesia e letteratura, ascoltando le letture di Arnoldo Foà e criticando figure come Roberto Benigni, ritenuto incapace di cogliere appieno il significato del “Divin Poeta”. La sua vita sfrenata culmina in atti di ribellione e provocazione , come dimostra la sua reazione al film “Salò o le 120 giornate di Sodoma”, che diventa simbolo della sua ricerca di libertà e sfida alle convenzioni sociali .

Un incontro rivelatore a Torino

Un anno dopo, Leonardo si trova a Torino, dove incontra un conoscente della sua famiglia. Questo incontro rappresenta un momento cruciale nella sua vita, poiché offre l’opportunità di un confronto diretto e sincero. Qui, il giovane si confronta con le sue paure e insicurezze , cercando di comprendere meglio se stesso e il suo posto nel mondo. La città, con la sua atmosfera vibrante, diventa lo sfondo ideale per la sua continua evoluzione personale . La storia di Leonardo, che ricorda in parte il personaggio di Lou Castel ne “I pugni in tasca”, si sviluppa attraverso una serie di esperienze che lo porteranno a riflettere su temi universali come l’ identità , la solitudine e la ricerca di significato .

“Diciannove” si distingue per la sua capacità di esplorare le complessità della vita giovanile, offrendo uno sguardo profondo e autentico sulle sfide che molti giovani affrontano nel loro percorso di crescita. Con una narrazione avvincente e personaggi ben delineati, il film invita il pubblico a riflettere sulle proprie esperienze e sulle scelte che definiscono la nostra esistenza.

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