Un giovane egiziano di 22 anni è stato denunciato per rapina aggravata in concorso dopo un furto avvenuto il 14 settembre scorso in un supermercato di via Calciati a Piacenza. L’individuazione del sospetto è avvenuta durante un controllo casuale delle forze dell’ordine su alcuni connazionali, portando a una serie di eventi che hanno rivelato la sua implicazione nel crimine.
Il furto e la reazione del personale di sicurezza
Il pomeriggio del 14 settembre, il giovane e un complice sono stati colti sul fatto mentre cercavano di rubare cinque bottiglie di superalcolici all’interno del supermercato. Le guardie giurate, accortesi della situazione, hanno immediatamente intervenuto per fermarli. Tuttavia, i due ladri hanno reagito con violenza: uno dei due ha estratto un coltello nel tentativo di fuggire dalla scena. Durante la colluttazione che ne è seguita, una delle guardie giurate ha subito ferite mentre cercava di evitare il colpo.
L’incidente ha suscitato preoccupazioni non solo tra i dipendenti del negozio ma anche tra i clienti presenti al momento. La rapidità della reazione da parte delle forze dell’ordine ha evitato conseguenze più gravi; tuttavia, l’aggressività mostrata dai ladri ha messo in evidenza la crescente incidenza della criminalità nei luoghi pubblici.
L’indagine e l’identificazione del sospetto
Le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza non avevano inizialmente fornito elementi utili per identificare i responsabili poiché entrambi risultavano sconosciuti alle autorità locali. Nonostante ciò, gli investigatori della Squadra Mobile non si sono dati per vinti e hanno continuato a seguire le tracce lasciate dai due uomini.
La svolta nell’indagine è arrivata quando le forze dell’ordine hanno effettuato controlli su alcuni cittadini egiziani radunati sotto il Tribunale di Piacenza in attesa dell’esito riguardo a processi legati allo spaccio. Tra queste persone c’era proprio il 22enne riconosciuto grazie ai fotogrammi estratti dalle telecamere del supermercato. Dopo averlo confrontato con le immagini disponibili, gli agenti lo hanno denunciato formalmente.
Misure preventive e fuga dell’altro complice
A seguito della denuncia, il questore ha emesso anche un avviso orale nei confronti del giovane come misura preventiva ritenendolo socialmente pericoloso per l’ordine pubblico. Questo provvedimento sottolinea l’impegno delle autorità nella lotta contro la criminalità locale e nella protezione dei cittadini da comportamenti violenti o potenzialmente dannosi.
Nel frattempo, rimane ignoto il secondo complice coinvolto nella rapina: si ritiene che possa aver lasciato l’Italia poco dopo l’accaduto rendendo difficile ogni tentativo futuro d’identificazione o cattura da parte delle forze dell’ordine. La situazione mette in luce le sfide quotidiane affrontate dalla polizia nel garantire sicurezza nelle aree urbane sempre più vulnerabili agli atti criminosi.