L’edizione 2025 di De Gustibus, in programma al Teatro Nazionale di Genova, si propone come un’importante piattaforma per giovani drammaturghi. La rassegna mette in luce opere scritte da autori under35, offrendo loro l’opportunità di farsi conoscere dal pubblico. Con una selezione che ha visto la partecipazione di numerosi talenti emergenti, l’evento non solo celebra la creatività giovanile ma incoraggia anche il dialogo tra artisti e spettatori.
Un palcoscenico per i giovani autori
De Gustibus si distingue per il suo approccio innovativo nel promuovere le nuove generazioni di drammaturghi. Quest’anno, la rassegna ha ricevuto un numero significativo di proposte da parte di artisti emergenti. La scelta finale ha premiato testi che riflettono le esperienze e le visioni del mondo contemporaneo attraverso gli occhi dei più giovani. Il pubblico avrà l’opportunità non solo di assistere agli spettacoli ma anche di esprimere il proprio gradimento tramite schede distribuite ogni sera.
La manifestazione si apre con due eventi speciali: “I signori dell’universo” scritto da Tobia Rossi e “Carrot Cake” del vincitore dell’edizione precedente Pietro Desimio. Questi spettacoli rappresentano un assaggio delle tematiche affrontate dai nuovi autori e pongono interrogativi sul consumismo e sulle relazioni umane in contesti difficili.
I signori dell’universo: una satira sul consumismo
Il primo evento della rassegna è “I signori dell’universo“, una black comedy che esplora i temi del consumismo attraverso la storia della celebre Ruth Handler, nota come “la mamma di Barbie”. Ambientato nel 1981, lo spettacolo racconta le interazioni tra Ruth e Roger, il nuovo giardiniere con ambizioni imprenditoriali simili a quelle della sua datrice di lavoro.
Tobia Rossi utilizza questo scenario per mettere in luce come i bambini vengano influenzati dai modelli maschili e femminili proposti dai giocattoli. L’opera invita a riflettere su quanto sia profondo l’impatto dei prodotti commerciali sulla formazione delle identità infantili. Rossi è già noto nel panorama teatrale italiano grazie ai suoi successi precedenti; questo nuovo lavoro promette ulteriormente d’evidenziare le sue capacità narrative.
Il cast include Elisabetta Pozzi nei panni principali insieme ad Andrea Cioffi; entrambi parteciperanno a un incontro post-spettacolo con il pubblico per discutere i temi trattati nell’opera.
Carrot Cake: una distopia inquietante
Dal 8 al 10 maggio andrà in scena “Carrot Cake“, opera vincitrice della passata edizione De Gustibus scritta da Pietro Desimio. Ambientata secoli nel futuro su una Terra devastata dall’inquinamento e dalle carestie, questa pièce segue due gemelli orfani costretti a vivere in condizioni estreme mentre cercano disperatamente soluzioni alla loro miseria quotidiana.
Desimio combina elementi ironici con visioni oniriche per creare uno spazio narrativo dove conflitti familiari ed esistenziali emergono prepotentemente. Il testo affronta questioni attuali riguardanti la sostenibilità ambientale mentre esplora dinamiche personali complesse tra i protagonisti Karl e Rei.
La regia è curata dallo stesso Desimio che interpreta uno dei ruoli principali insieme ad altri attori diplomati alla Scuola del Teatro Nazionale di Genova; ci sarà anche musica dal vivo durante alcune serate seguite da incontri con gli interpreti dopo gli spettacoli.
Altri appuntamenti imperdibili
Oltre ai primi due eventi inaugurali, De Gustibus presenta un ricco calendario fino alla fine del mese maggio con opere significative come “Anna” scritto da Tommaso Fermariello , che affronta temi complessi legati alla redenzione dopo crimini atroci; “Bum!” scritto da Andrea Cioffi analizza le paure millennial attraverso situazioni paradossali; infine “Il pianeta Gigante” offre uno sguardo poetico sulle relazioni interpersonali all’interno delle piccole comunità provinciali italiane.
Ogni performance sarà seguita dalla possibilità d’interagire direttamente con gli autori o interpreti coinvolti nella produzione teatrale stessa creando così occasioni preziose per approfondire tematiche artistiche contemporanee.
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