De Giovanni: la riforma della giustizia è scellerata e priva di protezione per gli ultimi

Maurizio De Giovanni critica la riforma della giustizia in Italia, definendola scellerata e pericolosa per i diritti delle fasce più deboli, esortando alla mobilitazione collettiva.
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De Giovanni critica la riforma della giustizia del 2025, definendola scellerata e insufficiente a proteggere i più vulnerabili

Maurizio De Giovanni ha lanciato un allarme riguardo alla riforma della giustizia in Italia, etichettandola come scellerata e priva di tutele per le fasce più deboli della popolazione. Durante un intervento di grande rilevanza all’assemblea dell’ Associazione Nazionale Magistrati (Anm) , svoltasi il 15 marzo 2025 nella biblioteca Tartaglione del Nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli, De Giovanni ha messo in luce la mancanza di garanzie per gli ultimi, sottolineando l’importanza dei pubblici ministeri come unica speranza per chi non ha difese.

Il ruolo dei pubblici ministeri

Nel suo discorso, De Giovanni ha chiarito che i pubblici ministeri non devono essere percepiti come un ostacolo, ma come una salvaguardia per i diritti dei cittadini più vulnerabili. “Questo è il Paese dove gli ultimi non hanno difese”, ha affermato, evidenziando come la riforma proposta possa compromettere l’ indipendenza della magistratura. Secondo lui, la separazione delle carriere e lo sdoppiamento del Consiglio Superiore della Magistratura (Csm) rappresentano un attacco diretto all’ordinamento giuridico e alla protezione dei diritti fondamentali.

De Giovanni ha anche esortato i cittadini a partecipare attivamente al dibattito, affermando che “chiunque ha voce deve parlare”. Ha invitato le persone a farsi sentire in un momento in cui la forma dello Stato è in pericolo. La sua posizione è chiara: la Costituzione italiana , che ha garantito diritti e libertà per generazioni, deve essere difesa con determinazione. Secondo De Giovanni, la riforma non solo minerebbe l’autonomia della magistratura, ma potrebbe avere conseguenze devastanti per la giustizia sociale .

Un appello alla mobilitazione

Concludendo il suo intervento, De Giovanni ha lanciato un appello accorato a tutti coloro che possono influenzare il dibattito pubblico. “Chiunque abbia la facoltà di farlo dovrebbe essere qui per dire ad alta voce il proprio no a una riforma che farebbe perdere alla magistratura il proprio ruolo indipendente”, ha esortato. La sua richiesta è quella di una mobilitazione collettiva per proteggere i diritti dei cittadini e garantire che la giustizia rimanga un pilastro fondamentale della società.

La riforma della giustizia, che ha suscitato un ampio dibattito tra esperti e cittadini, continua a essere al centro dell’attenzione pubblica. Le parole di De Giovanni risuonano come un monito per tutti coloro che credono nell’importanza di un sistema giuridico equo e giusto , capace di difendere i diritti di tutti, in particolare dei più vulnerabili.

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