Il segretario generale della Camera di Commercio di Roma, Pietro Abate, ha lanciato un forte allerta riguardo alle conseguenze potenzialmente devastanti dei dazi del 25% annunciati dall’amministrazione Trump sulle esportazioni europee. In un’intervista del 27 febbraio 2025, Abate ha messo in evidenza come questa misura possa provocare un cambiamento radicale nelle relazioni commerciali tra Italia e Stati Uniti, con effetti che si estendono oltre il commercio, toccando anche l’occupazione e la competitività delle aziende italiane.
Impatto sui settori economici
Abate ha sottolineato che i dazi potrebbero avere un impatto negativo sul tessuto economico italiano, in particolare per le aziende con una forte vocazione internazionale. “Le conseguenze di questa decisione non si limiteranno a una semplice contrazione del commercio estero”, ha dichiarato. “Ci aspettiamo un effetto domino che colpirà l’occupazione e gli investimenti delle imprese. Una diminuzione delle esportazioni potrebbe ridurre i margini di profitto di molte aziende, mettendo a rischio posti di lavoro e strategie di sviluppo”.
Questa situazione è particolarmente allarmante per il Lazio, dove le aziende esportatrici sono fondamentali per l’economia locale. Abate ha evidenziato che le previsioni iniziali, che stimavano un impatto dei dazi tra il 10% e il 15%, sono ora da considerarsi eccessivamente ottimistiche. Con l’innalzamento al 25%, l’effetto potrebbe rivelarsi ancora più devastante, colpendo settori cruciali come l’industria manifatturiera e l’agroalimentare.
Necessità di una risposta coordinata
Per fronteggiare questa crisi, Abate ha esortato a una risposta rapida e coordinata a livello europeo. “È fondamentale che le istituzioni italiane e europee agiscano in modo deciso per sostenere le imprese esportatrici e mitigare gli effetti negativi di questa misura”, ha affermato. “La tutela dei lavoratori deve essere una priorità, e le aziende devono ricevere il supporto necessario per affrontare questa sfida”.
Inoltre, Abate ha ribadito l’importanza di un’azione incisiva da parte delle istituzioni per garantire che le imprese italiane possano continuare a competere sui mercati internazionali. “Il tempo stringe”, ha avvertito, sottolineando l’urgenza di misure concrete per proteggere l’economia italiana da potenziali danni irreparabili.
La Camera di Commercio di Roma, sotto la direzione di Abate, è già al lavoro per sviluppare strategie che possano assistere le aziende in questo contesto difficile, ma l’azione coordinata a livello europeo sarà essenziale per garantire la stabilità economica e occupazionale del Paese.