Una possibile correzione dell’indice DXY potrebbe rivelarsi cruciale per il futuro di Bitcoin e delle criptovalute, ma è necessario che si creino le giuste condizioni affinché ciò avvenga.
Oggi, in attesa dei dati sull’inflazione che saranno pubblicati nel primo pomeriggio negli Stati Uniti, l’attenzione si concentra sull’indice DXY, che misura la forza relativa del dollaro. Sebbene Bitcoin e le criptovalute non siano inclusi nel paniere di confronto, analizzare questo indice può fornire indicazioni utili sulle possibili evoluzioni del mercato.
Attualmente, l’indice si trova leggermente al di sotto del picco raggiunto all’inizio di febbraio, in coincidenza con le prime misure adottate dal governo Trump. Nonostante ciò, i livelli rimangono storicamente elevati, con i long che continuano a prevalere sugli short per quanto riguarda il dollaro.
Ci si chiede se i dati odierni possano effettivamente invertire il trend attuale. Quali potrebbero essere le conseguenze per Bitcoin e le altre crypto se i risultati dovessero rivelarsi favorevoli?
Dxy: un trend positivo dal 2023, è tempo di un’inversione?
L’indice che misura la forza del dollaro sui mercati valutari ha mostrato un trend fortemente positivo a partire da ottobre 2023, quando è stato registrato un minimo locale poco sopra i 100. Da quel momento, il valore ha intrapreso un percorso quasi verticale, alimentato da dati sull’inflazione non incoraggianti e da indicatori economici statunitensi più favorevoli. Il rallentamento del percorso di riduzione dei tassi negli Stati Uniti ha contribuito a questa dinamica, mentre in Europa non si è registrata una simile continuità.
La solidità del dollaro ha avuto ripercussioni anche sul prezzo di Bitcoin in dollari. Un confronto con il valore di BTC in euro mette in evidenza come la corsa di Bitcoin, iniziata dopo le elezioni, sia stata frenata dalla forza relativa del dollaro.
- Oggi si attende il dato sull’inflazione
Le attese per oggi sono che i dati sull’inflazione possano essere più contenuti rispetto alle previsioni, il che potrebbe influenzare il trend del dollaro e dell’indice DXY. Abbiamo già discusso ampiamente di questo dato e risulta evidente che i long sul dollaro, nonostante le condizioni di mercato, appaiono leggermente iperestesi.
Il rischio che molti analisti stanno considerando, e che ha già portato a una correzione dell’indice DXY nelle ultime sessioni di trading, è che un dato inferiore alle aspettative possa innescare un unwind di alcune posizioni, causando una contrazione del dollaro e dell’indice più marcata di quanto ci si aspetterebbe.
Se ciò accadesse, ottime notizie per Bitcoin e crypto
Un rallentamento dell’indice DXY potrebbe fornire un significativo supporto a Bitcoin e alle criptovalute, che negli ultimi giorni hanno mostrato segni di fatica, in attesa di stimoli positivi che possano riportare almeno Bitcoin verso i massimi storici.
La speranza è che un dato inferiore alle attese possa colpire i long più severamente di quanto sarebbe ragionevole aspettarsi.
Questa rappresenterebbe la migliore opportunità attualmente disponibile, considerando che i dati odierni sono importanti, ma sul lungo periodo non avranno un impatto significativo sulle politiche monetarie degli Stati Uniti. Le decisioni in merito verranno riprese solo a fine marzo, quando saranno disponibili ulteriori dati.
Nel frattempo, le altre banche centrali non sembrano intenzionate a fermare i tagli, soprattutto se il trend ribassista dell’inflazione dovesse continuare, come sta accadendo, ad esempio, nell’Unione Europea.