La Florida sta avanzando nella direzione dell’accumulo di Bitcoin e altre cripto attraverso una proposta di legge presentata dal senatore Joe Gruters. Inviata venerdì, questa iniziativa mira a essere discussa nel parlamento statale. La normativa non stabilisce un piano di acquisto specifico, ma piuttosto apre a possibilità e limiti per il CFO della Florida.
Se la legge dovesse ricevere l’approvazione, lo Stato potrà investire in Bitcoin e in altre criptovalute, mantenendo tuttavia un tetto massimo del 10% sulle detenzioni totali del fondo. Questa decisione si inserisce in un contesto in cui la Florida è già attivamente coinvolta nel settore delle criptovalute. Infatti, a ottobre 2024, il CFO aveva rivelato a CNBC che lo Stato aveva accumulato circa 800 milioni di dollari in criptovalute, dichiarando che, in caso di vittoria di Donald Trump, sarebbe pronto a incrementare ulteriormente le proprie detenzioni.
La proposta di legge si configura più come un indirizzo chiaro per gestire gli investimenti in Bitcoin e cripto, piuttosto che come un incentivo per l’acquisto. Infatti, la Florida ha già una certa esposizione a questi asset, come evidenziato dalle dichiarazioni precedenti del CFO. La legge stabilirebbe quindi un quadro normativo più definito, permettendo al CFO di investire in criptovalute, con un limite elevato del 10% delle risorse complessive del fondo statale. Questo approccio mira a garantire una maggiore sicurezza e chiarezza nelle operazioni di investimento.
La normativa non solo consente di investire, ma offre anche una struttura legislativa più robusta. In questo modo, il CFO avrà la possibilità di operare in un ambito che si sta rapidamente evolvendo, garantendo al contempo la protezione delle risorse pubbliche. L’adozione di questa legge potrebbe rappresentare un passo significativo per la Florida, rendendola un attore chiave nel panorama delle criptovalute, soprattutto in un momento in cui molti Stati stanno esplorando opportunità simili.
La proposta della Florida sembra essere collegata a un movimento più ampio che coinvolge la creazione di una riserva federale in Bitcoin e altre criptovalute, un tema che ha guadagnato attenzione negli Stati Uniti dall’elezione di Donald Trump. Sebbene non siano state ancora prese decisioni definitive, David Sacks, a capo della task force governativa dedicata a AI e cripto, ha confermato che questa sarà una delle principali preoccupazioni del suo team. Sacks ha parlato della possibilità di scegliere tra una riserva strategica in Bitcoin o un approccio più ampio verso altri asset digitali.
Diversi Stati, inclusa la Florida, sembrano voler anticipare o seguire le decisioni federali in merito. L’effetto di queste iniziative sul mercato delle criptovalute, attualmente in una fase di stallo, è ancora incerto. Molti investitori si aspettavano un impegno più deciso da parte della politica statunitense, ma le aspettative non sono state soddisfatte. Resta da vedere come evolverà la situazione e quale impatto avrà sul settore delle criptovalute, che continua a navigare in acque turbolente.