Il colosso bancario americano JPMorgan prevede che nei prossimi mesi i regolatori statunitensi possano finalmente approvare il lancio di un ETF spot su Ripple (XRP) nelle borse americane. Tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025, diverse società di gestione patrimoniale, tra cui Bitwise, 21Shares, Canary Capital, WisdomTree e NYSE Arca, hanno presentato le loro domande alla SEC per l’introduzione di un prodotto d’investimento simile sul mercato. Se tali richieste venissero accolte, il valore di XRP potrebbe subire un’impennata, puntando a raggiungere l’obiettivo di 8 dollari per token.
Jpmorgan prevede l’approvazione della sec per un etf su xrp nel 2025
Secondo le stime di JPMorgan, multinazionale con sede a New York, la SEC è vicina all’approvazione di un ETF spot su XRP. Fino a poche settimane fa, l’introduzione di un fondo negoziato in borsa per il token Ripple sembrava improbabile, considerando le complicazioni normative negli Stati Uniti riguardanti gli asset di sicurezza. Tuttavia, con l’arrivo dell’amministrazione Trump negli Stati Uniti, la situazione sembra destinata a cambiare.
Gary Gensler, il controverso presidente della SEC che ha avversato Ripple per anni, è stato “rimosso” a causa di nuove pressioni politiche. Al suo posto, Donald Trump ha nominato Paul Atkins, sostenitore delle criptovalute e favorevole a una regolamentazione più permissiva del settore. Contemporaneamente, Ripple sembra essere sulla buona strada per chiudere il suo lungo contenzioso con la SEC, avviato nel 2020. Attualmente, la causa è in fase di revisione presso la Corte d’Appello del Secondo Circuito, con Ripple che ha già ottenuto una vittoria in tribunale.
Vari esperti sostengono che la risoluzione di questa controversia potrebbe influenzare notevolmente l’approvazione dell’ETF spot su XRP, facilitandone il listing. JPMorgan stima che un nuovo ETF per XRP potrebbe attirare fino a 8 miliardi di dollari di afflussi netti da investitori interessati. La banca afferma che un prodotto regolamentato simile potrebbe facilmente diffondersi tra gli investitori istituzionali di Wall Street, data la speculativa potenzialità della criptovaluta. Attualmente, il mercato delle previsioni di Polymarket valuta al 45% la probabilità che l’ETF per Ripple venga approvato entro il 31 luglio. Se si amplia l’orizzonte temporale fino alla fine del 2025, le probabilità aumentano all’81%.
Impatto dell’etf e previsioni sul prezzo: xrp punta a 8 dollari
Le previsioni di JPMorgan riguardo al successo dell’ETF spot per Ripple nel 2025 suggeriscono un potenziale aumento del valore di XRP. In particolare, gli 8 miliardi di dollari di flussi d’investimento potrebbero spingere la criptovaluta verso nuovi massimi storici non esplorati.
A titolo di confronto, il Bitcoin ha attratto 40 miliardi di dollari dall’introduzione dei suoi ETF a gennaio 2024, aumentando la sua capitalizzazione di mercato di circa 1 trilione di dollari. Con lo stesso ritmo, per Ripple, 8 miliardi comporterebbero un incremento della sua capitalizzazione di 200 miliardi di dollari. Ciò porta a un atteso aumento del prezzo di XRP del 150%, superando i 6 dollari per token. Inoltre, l’introduzione di un ETF aumenterebbe significativamente la popolarità della criptovaluta, rendendola un prodotto regolamentato adatto a scambi di alto profilo.
Con il supporto del Presidente Trump, XRP potrebbe potenzialmente decollare, poiché potrebbe essere selezionato come asset per l’inclusione nei riservi nazionali di criptovalute del paese. Le voci su un riserva nazionale di criptovalute circolano da tempo e, con l’arrivo dell’ETF XRP, il governo americano potrebbe cogliere l’opportunità di intraprendere questo passo strategico. Tuttavia, la probabilità che XRP venga incluso in una riserva nazionale rimane bassa al momento, con una stima del 17% secondo Polymarket.
JPMorgan sostiene che un esito positivo potrebbe generare una forte pressione all’acquisto della criptovaluta, superando persino i risultati registrati dal Bitcoin nel 2024 con l’introduzione dell’ETF spot BTC. Se tutto andrà per il verso giusto, XRP potrebbe avvicinarsi alla soglia degli 8 dollari, con un aumento del 250% rispetto ai prezzi attuali. L’analista EGRAG Crypto ha persino affermato che nel lungo termine Ripple potrebbe vedere un incremento della sua valutazione del 1.000%.
Analisi dei derivati suggerisce un calo dell’interesse per xrp
Mentre JPMorgan guarda con ottimismo agli eventi futuri per Ripple, l’analisi grafica dei prezzi mostra una situazione diversa per XRP. A causa dell’aumento delle speculazioni nel mercato delle criptovalute, concentrato nell’ultimo trimestre del 2024 e nelle prime settimane del 2025, l’interesse sembra diminuire. XRP ha raggiunto un prezzo record di 3,3 dollari pochi giorni fa, prima di entrare in una spirale di ribasso.
I dati sui mercati dei derivati indicano un chiaro calo del trading per XRP, che non appare più attraente come qualche settimana fa. In questo contesto, l’interesse aperto nei mercati dei futures ha subito una significativa correzione del 25,7% dal 6 febbraio, in linea con il declino del mercato. Dal 15 gennaio, l’interesse aperto è diminuito del 37%, riflettendo una situazione speculativa poco attrattiva per gli investitori istituzionali. I trader professionisti hanno notevolmente ridotto le loro posizioni con leva, dopo che XRP ha mostrato debolezza grafica con un inatteso crollo sotto i 2 dollari.
Inoltre, i tassi di finanziamento per i futures XRP sono diminuiti drasticamente dall’5 dicembre 2024. Attualmente, i tassi per la valuta Ripple si attestano allo 0,2% mensile, nella parte bassa della fascia neutrale e vicino alla zona ribassista. Sebbene questo rappresenti un miglioramento rispetto ai livelli osservati il 3 febbraio, rimane significativamente al di sotto dello 0,9% registrato due settimane fa. Da un punto di vista dei derivati, ciò indica una mancanza di ottimismo tra i trader al dettaglio, che sembrano spaventati dalla dinamica speculativa dei mercati delle criptovalute dopo l’ultimo crollo.
Secondo questa interpretazione, XRP potrebbe avere difficoltà a raggiungere i target di prezzo previsti da JPMorgan, a meno che non si verifichi un cambiamento evidente.