Interesse crescente degli Stati Uniti per Bitcoin: 20 stati presentano proposte di acquisto. È a rischio il futuro di BTC?

Attualmente, ben 21 stati americani stanno considerando l’idea di istituire riserve strategiche in Bitcoin. Recentemente, Matthew Sigel di VanEck ha evidenziato che, se tutte le proposte venissero approvate, si potrebbe arrivare a un accumulo di circa 242.000 Bitcoin. Questa cifra rappresenterebbe quasi la metà delle riserve già detenute da Michael Saylor e potrebbe avere un impatto significativo sul valore di mercato della criptovaluta.

Tuttavia, ci sono molte incognite da considerare. È fondamentale analizzare i vari aspetti prima di lasciarsi andare a facili ottimismi o di credere che la questione sia già risolta.

È plausibile che alcuni stati decidano di adottare una riserva in Bitcoin? Certamente. Ma è probabile che tutti lo facciano? Probabilmente no. Si prevede un processo lungo e complesso, con molteplici implicazioni.

Il crescente interesse degli stati verso bitcoin

La questione dell’adozione di Bitcoin come riserva statale interessa principalmente coloro che auspicano un aumento del prezzo della criptovaluta, piuttosto che chi la considera uno strumento da mantenere separato da questioni governative.

È importante notare che, data la natura decentralizzata di Bitcoin, non esiste un’autorità che possa decidere chi può possederlo e chi no. Questo non rappresenta un problema. Tornando al tema centrale, attualmente ci sono circa 21 proposte di legge negli Stati Uniti che mirano a stabilire riserve di BTC a livello statale.

Queste proposte variano notevolmente e non sempre provengono da politici di spicco, ma indicano un cambiamento significativo nel sentiment riguardo a questo tipo di asset.

In questo contesto, Matthew Sigel di VanEck ha fornito un riassunto utile, evidenziando le potenzialità delle leggi in discussione e stimando quanti Bitcoin potrebbero essere accumulati dai singoli stati.

La somma stimata supera i 240.000 Bitcoin, con un valore di mercato che supera i 23 miliardi di dollari. Questa cifra è significativa anche nel contesto di un mercato già ricco e liquido come quello di Bitcoin. Tuttavia, è opportuno considerare alcuni aspetti prima di trarre conclusioni affrettate.

In primo luogo, non tutte le leggi proposte verranno approvate e, al momento, nessuna di esse ha già ricevuto il via libera, anche se alcune sono in fase di avanzamento.

In secondo luogo, eventuali acquisti avverranno probabilmente in modo graduale, il che potrebbe ridurre l’impatto sulla domanda complessiva.

Un segnale positivo per il futuro?

Se anche solo il 10% delle proposte dovesse essere approvato, sarebbe un passo significativo per Bitcoin come asset. Ciò comporterebbe l’ingresso di entità con patrimoni considerevoli nel mercato, il che contribuirebbe a ritirare BTC dalla circolazione.

È importante ricordare che il funzionamento di Bitcoin non è influenzato da chi detiene la criptovaluta. Questo significa che, fortunatamente, le dinamiche di funzionamento rimarranno invariate.

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