Ieri, 4 febbraio 2024, è emersa la notizia che Grayscale ha presentato alla SEC una richiesta 19b-4 per un ETF spot su ADA, la criptovaluta di Cardano. Questo passaggio rappresenta la sessantesima richiesta di ETF crypto presentata all’autorità di regolamentazione statunitense dall’elezione di Donald Trump, ma è la prima riguardante Cardano.
Cardano è un progetto di criptovaluta che ha preso forma nel 2017, collocandosi tra le iniziative più longeve nel settore. Viene classificata come una blockchain di “terza generazione” e si distingue per il suo approccio scientifico e accademico. Il team di sviluppo, guidato da Charles Hoskinson, adotta un metodo basato su ricerche peer-reviewed per introdurre nuove funzionalità e aggiornamenti.
Una delle caratteristiche salienti di Cardano è la governance decentralizzata, anche se non è ancora completamente implementata. Il progetto punta a consentire ai possessori di ADA di partecipare attivamente alle decisioni riguardanti lo sviluppo della piattaforma attraverso un sistema di voto. Tuttavia, questo approccio ha portato a un ritmo di sviluppo più lento, rendendo difficile per Cardano competere con Ethereum nel corso degli anni. Inoltre, in ambito DeFi, il progetto ha visto emergere concorrenti più recenti e rapidi, superandolo in termini di utilizzo e funzionalità.
ADA, la criptovaluta nativa di Cardano, ha registrato un significativo aumento del 15% del suo valore dopo l’annuncio della richiesta di Grayscale per un ETF spot negli Stati Uniti. Tuttavia, analizzando un periodo più lungo, si può notare che questo aumento rappresenta principalmente un rimbalzo. Prima della vittoria elettorale di Trump, ADA aveva subito un forte calo, scendendo a poco più di 0,3 dollari, mentre, dopo l’elezione, il suo prezzo era risalito a oltre 1,2 dollari nel giro di un mese.
Nonostante questo, ADA ha faticato a mantenere il suo slancio, ritornando prima a 0,8 dollari e poi scendendo sotto i 0,7 dollari. Il 3 febbraio, il prezzo ha toccato quasi 0,6 dollari, per poi iniziare un recupero che lo ha riportato a circa 0,8 dollari. Attualmente, il valore di ADA è solo leggermente superiore ai picchi registrati nella prima metà del 2023 e rimane in calo del 74% rispetto ai massimi storici del 2021. Pertanto, il movimento recente è considerato un trend di breve periodo, richiedendo ulteriori conferme per essere considerato significativo.
Negli ultimi anni, vari prodotti simili agli ETF crypto sono stati disponibili su diverse borse europee. Negli Stati Uniti, alcuni ETF crypto esistevano già prima del 2024, ma erano basati su futures piuttosto che su criptovalute vere e proprie. Il primo ETF crypto spot a fare il suo debutto sulle borse americane è stato a gennaio 2024, con il lancio di ETF su Bitcoin spot.
Questo evento ha avuto un impatto notevole, portando il prezzo di Bitcoin a nuovi massimi storici, un fenomeno mai osservato prima di un halving. Successivamente, a luglio, sono stati introdotti ETF su Ethereum spot, ma senza replicare lo stesso successo. Nonostante l’entusiasmo per i futuri ETF crypto spot negli Stati Uniti, le aspettative per le altcoin sono più modeste, e si prevede un successo simile a quello degli ETF su Ethereum piuttosto che a quello dei Bitcoin.
Nel 2025, si prevede l’arrivo di diversi ETF crypto spot su varie criptovalute, tra cui Litecoin, Solana, XRP e Dogecoin. In questo contesto, è difficile ipotizzare un successo straordinario per un ETF su Cardano, il che spiega perché il recente rimbalzo del prezzo di ADA sia stato relativamente contenuto.