ETF Ethereum: arriva la svolta. 21Shares chiede di aggiungere lo staking a SEC! - Socialmedialife.it
21Shares ha avviato una nuova fase nel settore degli ETF, presentando una richiesta alla SEC per modificare il proprio ETF su Ethereum, con l’intento di includere la possibilità di effettuare staking con gli $ETH accumulati. Questo rappresenta un passo pionieristico, poiché è il primo gestore a proporre una simile iniziativa, e si prevede che altri seguiranno a breve.
Negli Stati Uniti, l’assenza di opzioni di staking negli ETF su Ethereum è stata identificata come un ostacolo significativo per l’attrazione di capitali di maggior rilievo. Gli ETF, privi di questa opportunità, rinunciano a potenziali ritorni annuali considerevoli, limitando così il loro appeal per gli investitori.
La SEC dovrà ora esaminare ufficialmente la richiesta. Una volta accettata, inizierà il periodo per i commenti da parte dell’autorità. Tuttavia, l’approvazione della modifica non è garantita, poiché solleva diverse questioni, comprese quelle di natura tecnica.
Per comprendere il significato di questa notizia, è utile fare un passo indietro e analizzare il percorso di approvazione degli ETF su Ethereum negli Stati Uniti.
La concessione di approvazione per questi strumenti finanziari è avvenuta quasi all’ultimo momento, dopo che la SEC aveva indagato sulla possibilità che $ETH fosse considerato una security non registrata, ovvero un contratto d’investimento piuttosto che un prodotto finanziario. In un contesto così incerto e teso, i gestori degli ETF avevano scelto di escludere lo staking dalle loro richieste di approvazione, data la complessità legale associata.
La precedente amministrazione della SEC, sotto la direzione di Gary Gensler, considerava lo staking come un’offerta di contratti di investimento non registrati, il che li rendeva potenzialmente illegali negli USA. La SEC ha intrapreso azioni legali contro piattaforme come Kraken e altri exchange per aver offerto servizi di staking intermediato, portando a multe e accordi legali.
Inoltre, è cruciale valutare come i fondi, che rappresentano il sottostante 1:1 delle quote dell’ETF, possano essere bloccati, considerando anche eventuali code per l’unstaking, ovvero il processo di riottenimento degli ETH in forma liquida.
Non appena la SEC fornirà una prima risposta, si potrà avere un quadro più chiaro della situazione attuale.
Il sentiment generale è ottimista riguardo a un’approvazione dello staking, con la possibilità che questa si estenda presto anche agli ETF. Tuttavia, saranno necessari dei tempi tecnici e la definizione delle modalità attraverso cui questo avverrà.
Assolutamente sì. Si tratta di una questione di grande rilevanza, poiché l’inclusione dello staking renderebbe gli ETF su Ethereum prodotti con rendimento, attirando così un numero maggiore di investitori, inclusi quelli istituzionali.
Le possibili ripercussioni per l’ecosistema Ethereum saranno oggetto di un approfondimento nel nostro Canale Telegram VIP: considerando che si tratta di un sistema basato su Proof of Stake, chi detiene una quantità significativa di token in staking non è completamente neutrale rispetto al funzionamento della rete.