Base respinge le accuse riguardanti la vendita di ETH da parte del sequencer di Coinbase

Coinbase smentisce le accuse di vendita di Ethereum, chiarendo il funzionamento del sequencer di Base e l’utilizzo delle commissioni per coprire i costi operativi della rete.
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Negli ultimi giorni, si sono diffuse notizie riguardanti Coinbase e la sua piattaforma di scalabilità Layer-2 Base, accusata di vendere Ethereum (ETH) accumulati dal sequencer della rete. Tuttavia, un portavoce del team di Base ha prontamente smentito tali affermazioni, chiarendo il funzionamento del sequencer e l’utilizzo delle commissioni raccolte. Questo articolo esamina la questione, analizzando il funzionamento tecnico del sequencer e le conseguenze per gli utenti.

Le accuse contro Base e Coinbase sulla vendita di eth

Le speculazioni sono emerse in seguito a osservazioni sulle transazioni nella rete Base. Alcuni analisti hanno ipotizzato che il sequencer stesse convertendo le commissioni in ETH per poi rivenderle, sollevando preoccupazioni tra gli utenti riguardo alla trasparenza nella gestione delle risorse da parte di Coinbase.

Questa teoria ha suscitato dubbi, in particolare per un’infrastruttura centralizzata come il sequencer, che potrebbe accumulare e vendere ETH. Tuttavia, il team di Base ha fornito una spiegazione dettagliata per dissipare ogni incertezza, confermando che il sequencer non ha mai venduto ETH accumulati.

Coinbase: come funziona il sequencer di base?

Per comprendere appieno la situazione, è fondamentale analizzare il ruolo del sequencer all’interno della rete Layer 2. Il sequencer si occupa della raccolta delle transazioni, del loro ordinamento e dell’invio alla blockchain di Ethereum per la finalizzazione. Questo processo consente di aumentare l’efficienza e di ridurre i costi rispetto alle transazioni effettuate direttamente sulla mainnet di Ethereum.

Una componente chiave del funzionamento del sequencer è la gestione delle commissioni di transazione. Quando un utente effettua un’operazione su Base, paga una fee che viene raccolta dal sequencer, in questo caso Coinbase. Secondo il team di Base, queste commissioni non vengono convertite in ETH per essere vendute, ma servono a coprire i costi operativi della rete e a garantire la sostenibilità dell’infrastruttura.

La risposta ufficiale di base

Un rappresentante del team di Base ha categoricamente respinto le accuse, chiarendo che le commissioni raccolte dal sequencer non vengono vendute sul mercato. Esse sono destinate a pagare il gas necessario per finalizzare le transazioni sulla mainnet di Ethereum.

Questa affermazione chiarisce che il sequencer non genera profitti dalla vendita di ETH, ma gestisce semplicemente le risorse necessarie per mantenere la rete operativa. Inoltre, il team ha evidenziato l’impegno di Base nel garantire trasparenza e nel fornire aggiornamenti regolari riguardo al funzionamento della rete.

Implicazioni per gli utenti e per la decentralizzazione

Questa situazione solleva interrogativi più ampi riguardo alla centralizzazione del sequencer nei sistemi Layer 2. Attualmente, molte soluzioni di scalabilità su Ethereum, incluso Base, adottano un sequencer centralizzato, il che implica che un’unica entità controlla la raccolta e l’ordinamento delle transazioni.

Anche se questa configurazione migliora l’efficienza e riduce i costi, alcuni membri della comunità crypto sostengono che ciò rappresenti un rischio in termini di censura e controllo centralizzato. Tuttavia, il team di Base ha ribadito il suo impegno verso una maggiore decentralizzazione nel lungo termine, esplorando soluzioni che possano distribuire il controllo del sequencer.

La questione delle accuse riguardanti la presunta vendita di ETH da parte del sequencer di Base si è rivelata infondata, secondo le dichiarazioni ufficiali del team. Le commissioni raccolte vengono utilizzate esclusivamente per coprire i costi delle transazioni sulla mainnet di Ethereum, senza alcuna conversione speculativa.

Questa vicenda mette in luce l’importanza della trasparenza nelle soluzioni Layer-2 e solleva interrogativi sulla necessità di una maggiore decentralizzazione dei sequencer. Con l’evoluzione della tecnologia, sarà fondamentale trovare un equilibrio tra efficienza e distribuzione del controllo, per garantire un ecosistema sicuro e affidabile per tutti gli utenti.

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