Soccorsa un’escursionista inglese a 1.800 metri nel Verbano-Cusio-Ossola: l’intervento dell’elicottero

Un’escursionista inglese bloccata a 1.800 metri sul Poggio Croce è stata salvata grazie all’intervento coordinato di diverse squadre di soccorso e tecnologie moderne, evidenziando l’importanza della sicurezza in montagna.
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Soccorsa un'escursionista inglese a 1.800 metri nel Verbano-Cusio-Ossola: l'intervento dell'elicottero - Socialmedialife.it

Un’escursione in montagna si è trasformata in un momento di grande tensione quando un’escursionista di nazionalità inglese ha richiesto soccorso a circa 1.800 metri di altezza, nella zona del Poggio Croce, provincia di Verbano-Cusio-Ossola. La donna, sorpresa dalla difficoltà del terreno innevato, è riuscita a contattare i servizi di emergenza, dando inizio ad un’operazione di salvataggio che ha coinvolto più squadre specializzate.

La chiamata d’emergenza

Tutto è iniziato con una chiamata d’emergenza da parte della dell’escursionista, che si trovava in una zona impervia e coperta di neve. Si è rivelato cruciale il fatto che la donna, seppur in difficoltà, sia riuscita a fornire indicazioni sulla sua posizione, il che ha permesso ai soccorritori di attivarsi rapidamente. Purtroppo, la situazione si è complicata quando il telefono della donna ha perso la copertura di rete, rendendo più difficile la localizzazione esatta.

Grazie alle tecnologie moderne, in particolare il sistema Imsi Catcher e l’analisi delle celle telefoniche, le forze di soccorso sono riuscite a circoscrivere l’area in cui poteva trovarsi l’escursionista. Questo è stato un passaggio fondamentale per dirigere il volo dell’elicottero nei pressi del suo ultimo segnale e per effettuare ricerche più mirate.

L’intervento dei soccorritori

Una volta delimitata l’area, l’elicottero Drago 150 del reparto volo Lombardia ha iniziato le operazioni di ricerca dal cielo. Il sorvolo ha permesso di individuare rapidamente l’escursionista, che si trovava in una posizione difficile e a rischio. Sono intervenuti diverse squadre per garantire un salvataggio efficace, tra cui i vigili del fuoco del comando di Verbania, il soccorso alpino della Guardia di Finanza e gruppi di volontari del soccorso alpino. Anche il personale sanitario a bordo dell’elicottero era pronto ad offrire assistenza medica immediata.

Una volta localizzata, l’escursionista è stata imbracata e verricellata a bordo dell’elicottero. Questo intervento tempestivo ha garantito il suo recupero in condizioni di sicurezza, evitando un potenziale aggravarsi della situazione. L’epilogo positivo di questa operazione di soccorso ha messo in evidenza l’efficacia dell’organizzazione dei soccorsi e la capacità di risposta delle squadre intervenute.

Riflessioni su sicurezza in montagna

Questa vicenda sottolinea l’importanza della preparazione e della prudenza quando si affrontano escursioni in montagna. Senza una adeguata pianificazione e le giuste misure di sicurezza, le escursioni possono rapidamente trasformarsi in situazioni di pericolo. Gli appassionati di outdoor sono sempre incoraggiati a informarsi sulla difficoltà dei percorsi, a portare con sé i materiali adeguati e a comunicare i propri piani agli amici o ai familiari.

L’episodio è un ulteriore promemoria sull’importanza dell’impianto di comunicazione e della possibilità di contattare i soccorsi in situazioni critiche. Questo caso specifico ha evidenziato l’ottima sinergia tra diverse agenzie di soccorso, che lavorano insieme in tragiche circostanze per garantire la sicurezza di coloro che amano esplorare la bellezza della natura.

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