La Corte d’Appello di Sassari ha recentemente preso una decisione controversa, riducendo la pena di un uomo di 37 anni, condannato per abusi sessuali sulla nipote, che all’epoca dei fatti aveva solo 13 anni. La nuova sentenza, emessa il 15 marzo 2025, ha portato la condanna da 12 a 7 anni di reclusione, suscitando preoccupazione e interrogativi nella comunità locale.
Dettagli del caso
I fatti risalgono al 2019, quando l’imputato, residente nella provincia di Sassari, avrebbe abusato della nipote per un lungo periodo, costringendola a subire rapporti sessuali completi. Dopo aver sopportato a lungo il trauma, la giovane ha trovato il coraggio di confidarsi con alcune amiche e con la madre. Quest’ultima, appresa la verità, ha immediatamente denunciato l’accaduto ai carabinieri, che hanno avviato le indagini e arrestato il 37enne.
Il processo e la difesa
In primo grado, il Tribunale di Sassari aveva inflitto una pena di 12 anni di carcere all’imputato. Durante il processo d’appello, gli avvocati difensori, Marco Palmieri e Giuseppina Chiscuzzu, hanno chiesto l’assoluzione, contestando le prove presentate nel primo processo. Nonostante la riduzione della pena, i legali hanno già annunciato l’intenzione di presentare ricorso in Cassazione, in attesa delle motivazioni ufficiali della sentenza.
Il ruolo della famiglia e della comunità
La famiglia della vittima si è costituita parte civile nel processo, rappresentata dall’avvocata Viviana Bruno. Questo passo è stato cruciale per assicurare che la voce della giovane fosse ascoltata e che la giustizia fosse perseguita. La comunità di Sassari ha reagito con preoccupazione alla notizia della riduzione della pena, sottolineando l’importanza di proteggere le vittime di abusi e di garantire che tali crimini non vengano minimizzati.
La vicenda ha riacceso il dibattito sulla necessità di riforme legislative più severe in materia di abusi sessuali, affinché casi simili non possano ripetersi e le vittime possano ricevere il supporto e la giustizia che meritano. La sentenza della Corte d’Appello rappresenta un momento cruciale per la giustizia in Sardegna e per la lotta contro la violenza di genere.