Oltre il 10% delle famiglie italiane è colpito da malattie neuropsichiatriche, un problema che comporta costi elevati stimati in circa 87 miliardi di euro ogni anno. Per affrontare queste tematiche, il Circolo dei Lettori di Torino ospiterà il 11 e 12 marzo due eventi in occasione della Settimana del Cervello. Questi appuntamenti non solo celebrano il trentennale della Fondazione Cavalieri Ottolenghi, creatasi grazie alla generosità di Annetta Cavalieri Ottolenghi, ma puntano anche a sensibilizzare e promuovere la ricerca sulle patologie che colpiscono il cervello.
La Fondazione Cavalieri Ottolenghi e il suo impatto nella ricerca
Fondata nel 1995 per volontà di Annetta Cavalieri Ottolenghi, la Fondazione è emersa dalla sofferenza personale della mecenate, che ha vissuto il dramma delle malattie mentali in famiglia. Al momento della sua scomparsa, decise di destinare i propri beni all’Università di Torino per incoraggiare lo studio delle cause e delle terapie per le malattie del cervello. Nel 2010, la Fondazione ha trasferito i propri laboratori scientifici presso il nuovo Istituto, situato all’interno del comprensorio dell’Ospedale San Luigi Gonzaga a Orbassano, dando vita al Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi . Questo centro rappresenta un polo di eccellenza nell’ambito della neuroscienza, dove un team di 90 ricercatori multidisciplinari analizza i complessi processi che portano alla malattia e sviluppa approcci terapeutici innovativi.
L’impegno della Fondazione si riflette nella crescente necessità di sviluppare una conoscenza profonda delle malattie neuropsichiatriche, creando sinergie tra ricercatori e clinici. La sua missione va oltre la semplice ricerca: mira a fornire una comprensione più ampia delle interazioni tra mente e corpo, aspetto cruciale in un’epoca in cui la salute mentale è sempre più al centro delle discussioni pubbliche. È fondamentale offrire non solo un aiuto ai pazienti, ma anche divulgare le informazioni necessarie per combattere i pregiudizi associati a queste malattie.
Gli appuntamenti della Settimana del cervello
Il primo incontro della Settimana del cervello si svolgerà martedì 11 marzo e vedrà la partecipazione di Alessandro Padovani, presidente della Società italiana di neurologia e direttore della Clinica di Neurologia dell’Università di Brescia. La conferenza, intitolata ‘Brain Health: un’alleanza tra clinici e ricercatori per la salute del cervello’, si propone di evidenziare l’importanza della collaborazione tra diverse figure professionali per una risposta coordinata nella lotta contro le malattie neuropsichiatriche. Padovani parlerà dell’importanza di un’alleanza che coinvolga clinici, farmacologi e neurobiologi, sottolineando il concetto di One Health, che integra la salute umana, animale e ambientale in un’unica visione olistica.
Il messaggio centrale è che un cervello sano è inestricabilmente legato a un corpo sano. Nell’ambito di quest’incontro, verranno discussi i progetti futuri e le opportunità di ricerca nel settore, sottolineando come ogni passo verso una maggiore comprensione delle malattie neuropsichiatriche possa portare a trattamenti più incisivi ed efficaci.
Il legame tra cinema e neuroscienze
Mercoledì 12 marzo, il secondo appuntamento si concentrerà sul dialogo tra cinema e neuroscienze. Per questo evento, Andrea Giaime Alonge, esperto di Storia del cinema e sceneggiatura all’Università di Torino, e Alessandro Vercelli, direttore del dipartimento di Neuroscienze e del Nico, esploreranno come questi due mondi si interconnettano profondamente. Le neuroscienze analizzano i meccanismi mentali evocati dal cinema, mentre il cinema stesso racconta le storie di malattia mentale e cura, rompendo stigma e pregiudizi.
Tematiche come l’identificazione con il malato neuropsichiatrico e il lavoro dei caregiver troveranno spazio in queste conversazioni. Film iconici come ‘Risvegli’ offriranno la possibilità di connettersi con la scienza mediante narrazioni umane coinvolgenti. È interessante considerare che, sebbene ci siano rappresentazioni positive dei medici e degli scienziati, la tradizione cinematografica ha anche messo in luce figure di scienziati della mente come potenzialmente minacciose, evidenziando la tensione tra progresso scientifico e libertà personale.
L’evento si terrà alle 18:00 presso la Sala Gioco, in via Bogino 9, con ingresso libero fino a esaurimento posti. Questo ciclo di eventi rappresenta un’opportunità imperdibile per approfondire temi di grande rilevanza sociale e scientifica.