Il sindaco di Pedras Grandes minaccia l’avvocato italiano che ha denunciato una truffa in Brasile

La truffa dei figli in Brasile coinvolge il sindaco di Pedras Grandes e l’avvocato Nunzio Bevilacqua, con minacce pubbliche e preoccupazioni per la sicurezza e la giustizia.
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sindaco di pedras grandes minaccia avvocato italiano dopo denuncia di truffa in brasile nel 2025

Il recente sviluppo della controversa vicenda riguardante la truffa dei figli in Brasile ha assunto toni preoccupanti, coinvolgendo direttamente il sindaco di Pedras Grandes, Agnaldo Filippi, e l’avvocato italiano Nunzio Bevilacqua. La situazione ha raggiunto un punto critico il 25 febbraio 2025, quando Filippi ha condiviso un video su Instagram, nel quale ha lanciato minacce nei confronti di Bevilacqua, accusandolo di diffondere notizie false e di eludere la giustizia brasiliana.

Il messaggio minaccioso del sindaco

Nel suo post, il sindaco Filippi ha dichiarato: “In Italia parla da solo, ma sistemeremo queste sciocchezze”, riferendosi alle denunce presentate da Bevilacqua. Il video allegato mostra Filippi che sostiene di avere prove della paternità di Bevilacqua, etichettandolo come un “mafioso” in fuga dalla giustizia. Inoltre, il sindaco ha menzionato nomi di persone estranee alla questione, tra cui la sorella di Bevilacqua, Evana, e altri esponenti pubblici, suggerendo un attacco personale e intimidatorio.

Al centro della controversia si trova una presunta rete di truffa guidata da una matriarca a Pedras Grandes, che recluterebbe giovani donne per ingannare stranieri benestanti, facendoli diventare padri fittizi di bambini. Secondo Bevilacqua, questo schema è sostenuto da un contesto colluso e da un santone che gioca un ruolo chiave nel processo.

La risposta di Nunzio Bevilacqua

In risposta alle accuse del sindaco, Bevilacqua ha espresso incredulità per il comportamento di Filippi. Ha sottolineato come un sindaco di un comune brasiliano, con legami significativi con l’Italia, possa permettersi di lanciare minacce pubbliche senza alcuna prova concreta. Bevilacqua ha chiarito che le sue denunce derivano da indagini giornalistiche indipendenti e ha ribadito di non aver mai avuto rapporti con Filippi.

Bevilacqua ha anche messo in evidenza la gravità della situazione, affermando che le minacce rivolte a lui e alla sua famiglia vanno oltre la semplice truffa. Ha dichiarato: “Questo messaggio richiede protezione, poiché sembra che io abbia toccato interessi più grandi e che ci siano tentativi di insabbiare la verità”. Il tono del sindaco, con frasi come “qui abbiamo un colpo in canna”, ha sollevato preoccupazioni su possibili azioni violente nei suoi confronti.

Implicazioni e riflessioni

La vicenda ha generato un acceso dibattito sia in Brasile che in Italia, sollevando interrogativi sulla sicurezza e sull’integrità delle indagini in corso. Le minacce di Filippi non solo mettono in discussione il sistema legale brasiliano, ma sollevano anche preoccupazioni riguardo alla libertà di espressione e alla protezione dei denuncianti. Bevilacqua ha esortato le autorità competenti a prendere seriamente in considerazione la situazione, affinché venga garantita la sicurezza di chi ha il coraggio di denunciare attività illecite.

La questione della truffa dei figli in Brasile continua a evolversi, e il coinvolgimento di figure pubbliche come il sindaco Filippi complica ulteriormente la situazione. La comunità internazionale osserva con attenzione, auspicando che la verità emerga e che giustizia venga fatta per tutti coloro che sono stati coinvolti in questa inquietante vicenda.

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