Nel 2025, Coop Italia continua il suo impegno con ‘Close the Gap’, una campagna dedicata all’inclusione e alla parità di genere che ha raggiunto il traguardo dei cinque anni. Quest’anno, l’attenzione di Coop si concentra sull’importanza di introdurre l’educazione alle relazioni come materia scolastica obbligatoria. Un tema cruciale che, purtroppo, ancora non ha trovato spazio nei programmi scolastici italiani, nonostante l’urgenza di affrontare problemi come l’odio, l’emarginazione e la violenza di genere attraverso un’adeguata formazione.
Educazione alle relazioni: una necessità sociale
L’educazione alle relazioni si profila come uno strumento indispensabile per promuovere una cultura di rispetto e comprensione reciproca. Negli ultimi cinquant’anni, sono state presentate ben 16 proposte di legge in Italia per rendere questa materia obbligatoria, ma senza successo. Tuttavia, è attraverso questa educazione che si possono avviare processi di prevenzione efficaci contro fenomeni sociali negativi. Le scelte di vita, le relazioni interpersonali e le dinamiche affettive toccano tutti, rendendo fondamentale che le nuove generazioni crescano con una solida conoscenza di questi argomenti.
Coop intende avviare una vasta operazione di sensibilizzazione sfruttando la sua rete di negozi e i suoi prodotti. Collabora anche con diverse associazioni che operano nel campo dell’inclusione e della lotta alla violenza di genere. La campagna si propone di stimolare il dibattito e incentivare l’adozione di politiche più inclusivie ed educative. L’obiettivo è far comprendere a tutti l’importanza di entrare nei dettagli delle relazioni umane ed affettive, considerando che il cambiamento parte dalle giovani generazioni.
Il percorso verso la parità di genere
Negli ultimi anni, Coop ha intensificato gli sforzi interni per garantire inclusione e parità di genere. L’ottenimento della certificazione per la Parità di Genere Uni PdR 125, rilasciata dal Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sottolinea l’impegno coraggioso di Coop. Non solo Coop Italia ha ottenuto questa certificazione, ma anche molte altre cooperative di consumatori stanno seguendo il suo esempio, con percorsi di formazione e adozione di pratiche che favoriscano l’inclusione.
Una delle iniziative più significative è l’introduzione di programmi di inserimento lavorativo per donne che hanno subito violenza. Questa azione non solo rappresenta un supporto concreto, ma è anche un messaggio chiaro e diretto sull’importanza di intervenire nella vita di chi ha subito esperienze traumatiche. Coop si sta impegnando per garantire che questi percorsi siano non solo disponibili ma anche accessibili, attraverso il coinvolgimento diretto delle direzioni del personale delle cooperative.
‘Dire, fare, amare’: il futuro dell’educazione nelle scuole italiane
Un ulteriore passo è rappresentato dal progetto ‘La scuola degli affetti’, una ricerca condotta da Coop in collaborazione con Nomisma. Lo studio analizza l’opinione degli italiani sull’educazione alle relazioni, rivelando un forte desiderio di rendere questa materia parte integrante dei programmi scolastici. Il campione intervistato ha esposto chiaramente che il 70% delle persone intervistate sostiene l’idea di trasformare l’educazione alle relazioni in una disciplina scolastica obbligatoria. Perfino il 90% degli italiani ritiene che l’insegnamento scolastico possa giocare un ruolo chiave nella prevenzione di fenomeni di odio.
L’indagine ha anche fotografato le dinamiche interpersonali italiane, rivelando una certa insoddisfazione nei confronti dell’educazione relazionale attuale. Sebbene il 40% degli italiani si dichiari soddisfatto delle competenze relazionali acquisite, il 30% esprime una visione completamente opposta. Le madri vengono riconosciute come figure guida nelle relazioni, ma è interessante notare come il partner e i coetanei incidano notevolmente nel processo educativo relazionale.
Il disegno sociale delle relazioni: un’opportunità di crescita
Quando si analizza il dialogo genitori-figli, emerge che l’informazione sessuale rimane un argomento delicato, con solo il 19% degli intervistati che si sente a proprio agio nel discuterne. Questo silenzio crea un vuoto formativo che Coop intende colmare. L’indagine suggerisce che quasi il 90% del campione percepisce cruciali le interazioni con figure formative esterne, come psicologi e insegnanti, per affrontare questi argomenti in modo competente.
Per conquistare un posto ai banchi di scuola, l’educazione alle relazioni deve essere affrontata con la giusta serietà e preparazione. La maggioranza del campione intervistato auspica che gli insegnanti ricevano formazione specialistica per gestire le dinamiche relazionali. Ciò dimostra l’importanza di un approccio strutturato e ben supportato, in modo che le nuove generazioni possano crescere in un ambiente che promuove relazioni sane e consapevoli.
La campagna ‘Dire, fare, amare’ è un appello a tutti gli attori sociali affinché possano unirsi per dare vita a un’educazione che affronti questi temi senza riserve. Coop Italia, attraverso la sua voce e la sua rete, si propone di collaborare attivamente per alimentare un cambiamento significativo e durevole nella società.