Cittadini in allerta: ronde di vigilanza contro i furti alla Collina dei Camaldoli a Napoli

Cresce l’ansia nella Collina dei Camaldoli per l’aumento dei furti, i residenti si uniscono in un comitato di vigilanza e organizzano un corteo per chiedere maggiore sicurezza.
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ronde di vigilanza a napoli: cittadini mobilitati per contrastare i furti alla collina dei camaldoli nel 2025

Preoccupazione crescente nella collina dei camaldoli

È un momento di crescente ansia per i residenti della Collina dei Camaldoli, un quartiere di Napoli, dove un aumento dei furti ha generato un clima di insicurezza. In risposta a questa emergenza, i cittadini hanno deciso di unirsi per proteggere il loro territorio. Un comitato di vigilanza, composto da abitanti del luogo, è attivo nel monitorare il parco urbano dell’Eremo e interviene prontamente al manifestarsi di comportamenti sospetti. Oggi, 15 marzo 2025, hanno organizzato un corteo per sensibilizzare l’opinione pubblica e le autorità locali su questa grave situazione.

La voce della comunità

Una residente ha citato Buddha, affermando: “Vivere nella paura significa non vivere”, esprimendo così la frustrazione che permea la comunità. I cittadini riferiscono che, in un solo giorno, i ladri hanno colpito ben cinque volte, lasciando molti con la sensazione che le denunce non portino a risultati tangibili. Durante la manifestazione, un cartello recitava: “A cosa serve denunciare se poi non cambia niente?”, evidenziando il crescente senso di impotenza e la paura di uscire di casa.

Rabbia e determinazione

Tuttavia, il corteo non è solo un’espressione di paura, ma anche di rabbia e determinazione. Antonio Varriale, presidente del comitato ‘Agnolella Camaldolilli’ ed ex carabiniere, ha sottolineato l’urgenza di reagire. “I ladri ci hanno condannato agli arresti domiciliari”, si legge su uno degli striscioni, un chiaro segnale della frustrazione dei residenti.

Messaggi ai ladri

Durante la manifestazione, i partecipanti hanno esposto messaggi diretti ai ladri, come “Mariuoli siamo sulle vostre tracce” e “Pregate il Signore che vi prendano prima le forze dell’ordine”. Questi avvertimenti dimostrano la volontà della comunità di non rimanere in silenzio di fronte a questa minaccia.

Interventi comunitari

Inoltre, i manifestanti hanno condiviso registrazioni di telefonate disperate da parte dei residenti in situazioni di emergenza. Una donna ha esclamato: “Aiutateci, aiutateci, abbiamo i ladri nel nostro giardino… fate qualcosa”. Questo tipo di intervento ha portato a momenti di intensa collaborazione, come nel caso di una caccia all’uomo in cui i cittadini si sono uniti per fermare alcuni sospetti, anche se questi sono riusciti a fuggire.

Richieste di sicurezza

La Collina dei Camaldoli è storicamente una zona di caccia e molti residenti possiedono armi da fuoco, sebbene non sia chiaro se vengano portate durante le ronde. Tuttavia, i cittadini affermano di non voler creare conflitti, ma desiderano semplicemente vivere in sicurezza. “Non vogliamo essere abbandonati su questo territorio, chiediamo più sicurezza, più forze dell’ordine e più telecamere”, ha dichiarato Varriale al megafono, evidenziando la richiesta di maggiore protezione per la comunità.

Determinazione dei residenti

Con il corteo di oggi, i residenti della Collina dei Camaldoli hanno dimostrato la loro determinazione a non rimanere in silenzio di fronte a una situazione che minaccia la loro tranquillità quotidiana.

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