Cagliari, al via il processo per il marito accusato dell’omicidio della moglie Francesca

Oggi, 5 maggio 2025, ha preso avvio presso il tribunale di Cagliari il processo contro Igor Sollai, un uomo di 43 anni attualmente in detenzione, accusato di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. L’imputato, vestito con un maglione blu con cerniera e pantaloni scuri, è entrato in aula poco prima delle 8:50, mantenendo uno sguardo fisso sui suoi legali e sui membri della Corte d’Assise. Sollai è accusato dell’omicidio della moglie, Francesca Deidda, 42 anni, scomparsa da San Sperate, un comune a circa venti chilometri da Cagliari, il 10 maggio dell’anno scorso. I resti della donna sono stati scoperti il 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, nei pressi della vecchia statale 125.

Presenze in aula e costituzione di parte civile

In aula erano presenti i genitori di Igor Sollai, Andrea Deidda, il fratello della vittima, e alcune colleghe di Francesca, che avevano denunciato la sua scomparsa. Igor Sollai ha richiesto di non essere ripreso dai numerosi giornalisti presenti. Il processo è iniziato con la costituzione di parte civile da parte di Andrea Deidda, assistito dall’avvocato Gianfranco Piscitelli, e degli zii materni, Renato ed Efisio Zoccheddu. Il pubblico ministero, Marco Cocco, ha chiesto alla corte, presieduta da Lucia Perra, di acquisire l’intero fascicolo d’indagine, richiesta accolta anche dagli avvocati della difesa. L’udienza è stata aggiornata al 7 maggio.

Ricostruzione del delitto e accuse di premeditazione

Il dibattimento si concentra sulla ricostruzione del delitto e sulle aggravanti, tra cui la presunta premeditazione, che Sollai nega. Secondo l’accusa, l’imputato avrebbe intrattenuto una relazione con un’altra donna e, attraverso la morte della moglie, avrebbe potuto incassare un’assicurazione sulla vita di circa 100.000 euro, stipulata con Francesca.

Posizione della difesa e consulenza tecnica

Gli avvocati di Sollai, Carlo Demurtas e Laura Pirarba, hanno dichiarato di aver concordato con il pubblico ministero per evitare un lungo e superfluo dibattimento. Hanno specificato di non concordare su alcuni punti del capo d’imputazione riguardanti le aggravanti e si sono impegnati a lavorare per ottenere una sentenza equa che consideri tutti gli aspetti del caso. In contrasto, l’avvocato Piscitelli ha sottolineato che nei giorni scorsi è stata depositata una consulenza tecnica della dottoressa Roberta Bruzzone, la quale evidenzia i momenti antecedenti al delitto, suggerendo che la premeditazione non sia in discussione.

This post was last modified on 26 Febbraio 2025 11:27

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