Il mercato delle criptovalute ha subito un duro colpo all’inizio del 2025, con perdite significative per Bitcoin, Ethereum e XRP. Il crollo è stato innescato da fattori economici globali, tra cui l’introduzione di dazi commerciali da parte del presidente degli Stati Uniti. I dati mostrano che il primo trimestre di quest’anno è stato il peggiore degli ultimi dieci anni per il settore.
La discesa di Bitcoin e le perdite generali
Nel corso della mattina del 7 aprile, Bitcoin ha registrato una perdita significativa, scendendo sotto i 75 mila dollari. Questo ribasso ha portato a una diminuzione complessiva dell’11,7% nel valore della criptovaluta dall’inizio dell’anno. Secondo Cryptonomist, si tratta del peggior primo trimestre dal 2015. La situazione è particolarmente preoccupante poiché storicamente i primi mesi dell’anno tendono a essere favorevoli per gli investimenti in criptovalute.
Oltre al calo di valore immediato, la capitalizzazione totale del mercato delle criptovalute ha visto un abbassamento significativo. Le stime indicano che la capitalizzazione globale sia scesa a circa 2,54 mila miliardi di dollari, con una contrazione pari al 10%. Questa flessione non riguarda solo Bitcoin; anche altre valute digitali come Ethereum hanno subito danni considerevoli.
L’impatto su Ethereum e altri altcoin
Ethereum ha toccato valori inferiori ai 1.500 dollari per la prima volta dall’ottobre dello scorso anno. Con una perdita del 18%, questa situazione evidenzia l’ampiezza della crisi nel settore crypto. Altre valute come XRP hanno registrato un calo ancora più drammatico con un -19%, mentre Solana e Cardano hanno perso rispettivamente il 17% e il 18%.
Anche i token meme come Dogecoin sono stati colpiti duramente; Dogecoin ha visto una riduzione del suo valore pari al 19%, mentre $Trump è sceso fino a raggiungere un minimo storico di soli $7,87 con una perdita complessiva del 15%. Questi dati suggeriscono che l’intera categoria delle criptovalute sta affrontando sfide significative in questo periodo turbolento.
Le ragioni dietro le perdite massicce
L’introduzione dei nuovi dazi commerciali da parte dell’amministrazione Trump sembra aver avuto ripercussioni dirette sui mercati finanziari globali e sulle criptovalute in particolare. Gli analisti notano che durante periodi di instabilità economica gli investitori tendono ad allontanarsi dagli asset considerati rischiosi come le crypto per rifugiarsi in beni più sicuri come lo yen giapponese o l’oro.
Secondo quanto riportato su Investing.com dagli esperti di Ava Labs, le cripto generalmente performano male quando ci sono segnali d’incertezza economica legata alle politiche commerciali internazionali. La volatilità associata ai cambiamenti nelle tariffe commerciali può spaventare gli investitori tradizionali ed esacerbare ulteriormente la crisi attuale nei mercati crypto.
In sintesi, il lunedì nero non solo rappresenta un momento critico per le borse mondiali ma segna anche uno spartiacque importante nella storia recente delle criptovalute: molti trader stanno riconsiderando le loro strategie d’investimento alla luce dei recenti sviluppi economici globalizzati.