Critiche al ministero dell’Interno dopo rapine ai portavalori: il sindacato Savip chiede cambiamenti urgenti

Il sindacato Savip critica il ministero dell’Interno per l’inefficienza nella gestione della sicurezza privata, chiedendo riforme urgenti dopo un aumento delle rapine ai portavalori e condizioni lavorative deteriorate.
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Il sindacato autonomo di vigilanza privata, Savip, ha lanciato un duro attacco alle politiche del ministero dell’Interno, accusandolo di inadeguatezza e inerzia. Le critiche sono emerse a seguito delle recenti rapine ai portavalori avvenute a Livorno e nel Foggiano. Il segretario nazionale del Savip, Vincenzo del Vicario, ha sottolineato come la situazione stia peggiorando esponenzialmente per le guardie giurate e ha chiesto una revisione completa delle politiche di sicurezza.

Accuse al Viminale: mancanza di organizzazione

Dopo gli episodi criminosi che hanno colpito i portavalori, il Savip si è fatto portavoce della frustrazione dei lavoratori della vigilanza privata. Del Vicario ha evidenziato che il Viminale non riesce a implementare un’organizzazione moderna per la gestione della sicurezza privata. Secondo lui, l’attuale approccio si concentra esclusivamente sulla repressione dei crimini già avvenuti piuttosto che sulla prevenzione. Questa strategia è considerata insufficiente e inefficace.

Il sindacato chiede quindi un cambio radicale nella gestione delle politiche di sicurezza. In particolare, viene richiesta una revisione delle circolari riguardanti il trasporto e la custodia dei valori. Del Vicario sostiene che le normative attuali favoriscono interessi speculativi piuttosto che garantire la sicurezza degli operatori del settore.

Condizioni lavorative in deterioramento

Negli ultimi anni le condizioni lavorative per le guardie giurate sono drasticamente peggiorate secondo quanto riportato dal Savip. La chiusura delle sedi locali della Banca d’Italia ha comportato un aumento significativo della quantità di denaro contante in circolazione durante i trasporti su lunghe distanze senza adeguate misure protettive.

Del Vicario denuncia come questa situazione abbia aumentato notevolmente i rischi per gli operatori: “Somme enormi viaggiano su mezzi totalmente inadeguati alla protezione dei lavoratori”. La mancanza di investimenti da parte del Dipartimento della Polizia nelle attività informative e preventive contribuisce ad aggravare ulteriormente questo scenario preoccupante.

Turni massacranti e assenza di coordinamento con le forze dell’ordine

Un altro punto sollevato dal segretario nazionale riguarda i turni massacranti imposti alle guardie giurate, spesso non coordinati con quelli delle forze dell’ordine locali. Questo porta a situazioni in cui i malviventi possono agire con tranquillità sapendo che ci vorrà tempo prima che qualcuno possa intervenire a loro difesa.

Del Vicario descrive questa disorganizzazione come un vero “buco nero” nella gestione della sicurezza pubblica: “La disorganizzazione ministeriale è diventata una sorta di superenalotto per i criminali”, afferma con preoccupazione. La richiesta principale rimane quella di ascoltare le istanze degli operatori del settore affinché vengano adottate misure concrete ed efficaci contro la criminalità nel campo della vigilanza privata.

In sintesi, il sindacato Savip continua a chiedere attenzione urgente da parte del governo italiano affinché vengano implementate riforme necessarie per garantire maggiore sicurezza sia agli operatori sia alla comunità nel suo complesso.