L’evento di premiazione del “Premio Roma Evo”, giunto alla sua 32esima edizione, ha messo in luce il dinamismo del comparto olivicolo laziale. La cerimonia, organizzata dalla Camera di Commercio di Roma e dalla Regione Lazio con la collaborazione di Agro Camera, ha visto la partecipazione di 50 aziende che hanno presentato ben 60 etichette diverse. Questo concorso non solo celebra le eccellenze locali ma rappresenta anche un segnale positivo per l’imprenditoria femminile nel settore.
Un settore strategico per il Lazio
Il Lazio si distingue a livello nazionale grazie ai suoi 83mila ettari dedicati all’olivicoltura, con una rete composta da oltre 127.000 aziende e 319 frantoi attivi. Questi numeri evidenziano l’importanza della regione nella produzione olearia italiana. Nonostante le difficoltà legate a una stagione caratterizzata da prolungata siccità, che ha ridotto la produzione a circa la metà della media storica secondo Pietro Abate, segretario generale della Camera di Commercio di Roma, la qualità degli oli rimane elevata.
La partecipazione al Premio Ercole Olivario è un ulteriore passo verso il riconoscimento delle eccellenze olearie italiane: i migliori oli laziali avranno infatti l’opportunità di competere a maggio in Umbria. Questo evento rappresenta un’importante vetrina per valorizzare i prodotti locali e promuovere le tradizioni culinarie del territorio.
Riconoscimenti speciali e novità dell’edizione
Quest’anno è stato introdotto il premio “Olio e turismo”, conferito al Frantoio oleario Fratelli Narducci situato a Moricone. Questa azienda si è distinta anche nel campo farmaceutico grazie al suo olio ad alto contenuto di polifenoli e tocofenoli. Altri riconoscimenti significativi includono il titolo di miglior olio biologico assegnato all’azienda Paola Orsini a Priverno , che ha ottenuto anche il premio Impresa femminile.
Inoltre, il premio “Giovane imprenditore” è andato al Frantoio oleario Colli Verolani situato a Veroli . Questi premi non solo celebrano le singole aziende ma sottolineano anche un trend positivo verso una maggiore inclusione delle donne nell’imprenditoria agricola.
L’intervento dell’attore Stefano Fresi
La cerimonia si è svolta presso il Tempio di Adriano ed è stata animata dalla presenza dell’attore Stefano Fresi, che ha intrattenuto gli ospiti con un monologo ironico sui falsi miti riguardanti l’olio extravergine d’oliva. Vestito in modo originale per richiamare visivamente questo prodotto tipico italiano, Fresi ha annunciato i suoi piani futuri: avviare una propria azienda agricola chiamata Mannicci nella Gallura settentrionale.
Fresi ha spiegato come finora abbia prodotto olio esclusivamente per uso personale ma desidera ora dare vita a un piccolo tessuto produttivo locale focalizzato sulla qualità dei prodotti offerti. Ha accennato alla possibilità futura di diversificare ulteriormente con la produzione vinicola nei prossimi anni.
Questa iniziativa dimostra come personalità pubbliche possano contribuire alla promozione dei prodotti locali e sostenere lo sviluppo economico delle aree rurali attraverso nuove idee imprenditoriali.