Oggi, 25 aprile, si sono svolti i tradizionali cortei per celebrare la Liberazione in diverse città italiane, con particolare attenzione a Milano e Roma. La giornata ha visto una partecipazione massiccia di cittadini, ma non è stata priva di tensioni e contestazioni. A Milano, il corteo ha registrato momenti di conflitto tra manifestanti pro Palestina e rappresentanti della Brigata Ebraica. A Roma, invece, si sono verificati scontri tra diversi gruppi all’interno dei cortei.
Milano: la protesta dei giovani palestinesi
A Milano, il corteo per il 25 aprile ha visto un’affluenza significativa in piazza Duomo nel pomeriggio. Migliaia di persone hanno partecipato intonando canti della Liberazione e mostrando striscioni commemorativi per i partigiani che combatterono contro il fascismo. Durante gli interventi sul palco da parte delle autorità locali e dei rappresentanti delle associazioni antifasciste, è emersa una forte contestazione da parte dei giovani palestinesi presenti.
Questi ultimi hanno interrotto gli interventi con fischi e slogan come “Vergogna” rivolti ai relatori. Hanno chiesto spazio per esprimere le loro posizioni politiche riguardo alla situazione in Palestina. Le urla “L’antifascismo senza antisionismo è pura fuffa” hanno risuonato fortemente mentre tentavano di far sentire la loro voce durante un momento che avrebbe dovuto essere dedicato alla celebrazione della Resistenza.
Il sindaco Giuseppe Sala è stato oggetto di insulti mentre cercava di parlare al pubblico; i manifestanti pro Palestina lo accusavano direttamente chiedendo l’esclusione della Brigata Ebraica dal corteo stesso. Nonostante questi episodi tumultuosi, gran parte del corteo si è svolto senza incidenti gravi fino a quel momento.
Le bandiere pro Gaza sventolavano insieme ai cartelli che denunciavano l’occupazione israeliana mentre altri gruppetti esponevano messaggi contro l’antifascismo percepito come limitato o incompleto se non includeva anche la critica al sionismo. Il clima era teso ma controllato grazie alla presenza delle forze dell’ordine che monitoravano attentamente la situazione.
Roma: tensione tra diversi gruppi
A Roma si sono registrati momenti critici lungo via Ostiense dove due spezzoni del corteo hanno dato vita a una lite accesa tra studenti appartenenti al movimento Cambiare Rotta ed esponenti dell’Anpi . I due gruppetti avevano iniziato insieme da largo Bompiani ma poi si erano separati lungo il percorso previsto verso parco Schuster e San Paolo.
Durante questo scambio animato ci sono stati spintoni ed insulti reciproci; alcuni studenti hanno bruciato bandiere della Nato come forma di protesta contro quello che considerano un militarismo oppressivo associabile alle politiche attuali del governo italiano. L’Anpi ha continuato a portare avanti le sue commemorazioni posizionando corone sotto le targhe dedicate ai caduti nella lotta partigiana sul muro di Porta San Paolo.
La presidente dell’Anpi Roma ha sottolineato l’importanza della presenza civica nella giornata odierna affermando quanto sarebbe piaciuto anche a Papa Francesco vedere tanta gente impegnata nei diritti civili; tuttavia questa celebrazione non è riuscita ad evitare polemiche interne fra i vari movimenti politici presenti nel corso della marcia.
Un episodio controverso ha coinvolto una bandiera verde con simbolismi legati ad Hamas; alcuni manifestanti pro Palestina avevano tentato di issarla sulle mura storiche ma furono rapidamente circondati dalle forze dell’ordine prima che potesse scatenarsi un conflitto aperto con altri partecipanti al corteo schieratisì dalla parte opposta dello schieramento politico presente quel giorno in città.
Le misure preventive adottate dalle autorità romane includevano uno schieramento massiccio delle forze dell’ordine lungo tutto il percorso per garantire sicurezza dopo eventi simili avvenuti nelle precedenti manifestazioni recentemente organizzate nella capitale italiana.
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